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gIANCARLO pASTORE
giancarlopastore
Formatore Coaching Scrittore Giornalista Amministratore CIPAS TM www.cipas.info MISSION CIPAS™ nata nel 1991 è la società leader nella formazione di quadri per il settore alberghiero a carattere internazionale. La pratica e lo studio ha creato negli anni metodologia formativa di altissima eccellenza raggiungendo traguardi di primissimo ordine. La formazione si avvale di procedure appositamente studiate atte prima di ogni altra cosa alla crescita personale dell’individuo e in seguito alle tecniche di apprendimento personalizzate. COMPETENZE E ESPERIENZE Coaching Food & beverage Hotels Hospitality Resorts Strategic planning Hospitality management Hospitality industry Operation management Marketing strategy Hotel management Budgeting Business strategy Business planning Tourism Negotation Market planning Tutti i nostri budget, tecniche di vendita, analisys, hanno come linea conduttrice la qualità rivolta al nostro ospite. Gli allievi che hanno frequentato negli anni sia i training di tre giornate, sia i Master sono la testimonianza dell’impegno e della perseveranza vincente che CIPAS™ ha scelto come regola vitale della propria attività. Il materiale umano non può essere in nessun caso e mai manipolato o indottrinato da bislacche teorie rivolte esclusivamente al business. Poche righe per consolidare un dato di crescita esponenziale e di prosperoso futuro.
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Foto da Flickr
Archivi del mese: marzo 2013
ImmagineMASTER HÔTEL & RESTAURANT REVENUE MANAGEMENT 30 GIORNATE
I giorni settimanali del Master saranno decisi unanimemente dal gruppo in relazione delle esigenze personali
In ambito lavorativo sentiamo sempre più spesso parlare di counseling e di coaching: ma di cosa si tratta? Sono due metodologie di supporto e sviluppo della persona. Hanno tra loro diverse analogie, ma anche delle differenze. Proviamo a partire, innanzitutto, da alcune possibili definizioni. Il counseling è una professione d’aiuto che ha come scopo quello di aiutare la persona a fare chiarezza e individuare nuove opzioni o possibilità per affrontare situazioni complesse, di crescita, di cambiamento. Il coaching è una metodologia che aiuta a sviluppare e ottimizzare competenze e caratteristiche personali per mettere in atto una performance efficace e competitiva. Serve a liberare le potenzialità di una persona, perché riesca a portare al massimo il proprio rendimento, aiutandola ad apprendere piuttosto che impartendole insegnamenti. Sono entrambi prevalentemente svolti in una situazione one to one, dove un professionista segue un singolo cliente. Il counseling lavora sulle rappresentazioni di un individuo, sul concetto di se stessi e di fronte ad una situazione problematica si focalizza sulle soluzioni; il coaching si focalizza prevalentemente su azioni e risultati. Sia il counseling sia il coaching parte dall’individuo e dalle sue risorse come base su cui costruire nuove modi per migliorare il presente; sono un valido supporto per migliorare la propria efficacia, la gestione del tempo, dello stress, e di tutti quei fattori che volti in chiave positiva possono aumentare il benessere dell’individuo. Applicato, nello specifico, al mondo del lavoro, il counseling può essere particolarmente utile per le persone che vivono momenti di ansia, insoddisfazione, stress o conflitti che si ripercuotono anche nella vita non lavorativa. Il coaching è particolarmente indicato, invece, per quelle persone che sentono di voler sviluppare maggiormente delle capacità cruciali per il proprio ruolo professionale (ad es.: leadership, comunicazione assertiva, conduzione di team.)
I PUNTI CHE ANDREMO A SVILUPPARE:
FOOD & BEVERAGE BUDGET-ANALISI
& CONTROLLO COSTI/RICAVI
Reparti & organizzazione
1.1. La gestione manageriale della cucina
1.2. Al bar fra prodotti di qualità e attenzioni all’ospite
1.3. Il catering in ville, castelli e in location particolari
1.4. La caffetteria e il servizio breakfast
1.5. Il room-service: Puntualità, Discrezione, Cortesia
1.6. L’economato e la politica degli acquisti
1.7. Regole Manageriali in Sala Ristorante – Vendita & psicologia in sala ristorante
Gestione & controllo
1.8. Sviluppo Schede Beverage-cost
1.9. Sviluppo Schede Food cost
1.10. Costi & Sprechi
1.11. Grammature-Pesi-Scarti-Perdite
1.12. Costi del personale
1.13. Organizzazione e Redditività
1.14. Banchettistica calcolo Food cost & Ordini di Servizio – Inventario e statistica
Budget proiezioni e verifiche dei costi e ricavi:
1.15. Budget del Dipartimento Food & Beverage
1.16. Indici di occupazione e Punto di pareggio della gestione:
Bar – Catering Sala ristorante
1.17. Banchettistica
1.18. Breakfast Cucina ( Annuale – mensile ) Rooms Service – Percentuali e Calcolo
Marketing
1.19. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.20. Il prezzo dei servizi ristorativi e l’ottimizzazione dei ricavi
1.21. Suddivisione Tariffe e ricavi dipartimento F.&B.-Rooms-Division
Leggi – diritti – doveri del ristoratore
1.22. Fatturazione – Caparra – Acconto
Risorse umane & staff
1.23. Motivazione
1.24. Sensibilizzazione
1.25. Responsabilizzazione
1.26. Organigrammi e Analisi
1.27. Compilazione di manuali di procedure per i reparti ristorativi
1.28. Manuale procedure Cucina & H.A.C.C.P.
1.29. Manuale procedure Sala
1.30. Menu Programmazione Mensile
1.31. Modulo produzione F.&.B
Strutturali & tecnici
1.32. Progettazione Cucina
1.33. Sala
1.34. Bar e spazi necessari – ergonomia .
1.35. Calcolo metrature necessarie alla Banchettistica
1.36. Fascicoli Tecnica Culinaria,Organizzazione,Logistica
Comunicazione
1.37. Il colloquio di selezione
1.38. L’inserimento dei neoassunti
1.39. Correggere gli errori (il colloquio motivazionale)
1.40. La gestione ottimale delle riunioni
HÔTEL & MARKETING
BUDGET-ANALISI & CONTROLLO COSTI
I reparti
1.41. Il reparto di ricevimento quale punto di vendita e di controllo sulle operazioni di tutto l’albergo
1.42. La portineria con l’ospite al centro di tutto – La cassa: precisione, puntualità, cortesia
1.43. Il reparto piani quale vera anima dell’ospitality business
Il centro congressi
1.44. Consente di raggiungere un target diverso
1.45. La vocazione della località
1.46. Le peculiarità del cliente congressuale
Marketing
1.47. Importanza della vendita per l’azienda alberghiera
1.48. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.49. La politica tariffaria e lo yield management
1.50. Marketing plan & Media plan
1.51. La vendita interna ed esterna
1.52. La tecnica del cross selling, l’upselling, l’upgrading
1.53. Metodi di fidelizzazione della clientela Gli indici di concorrenza marketing-geomarketing.
1.54. Fair share
1.55. Market share
1.56. Market segment share
1.57. Indice di concorrenza
1.58. Penetration factor
Agenzie di viaggio & contrattistica
1.59. Allotment, release, opzioni
1.60. Cancellation policies
1.61. Garanzie
1.62. Penalty charges
1.63. Le differenti tariffe applicabili
Gestione & controllo
1.64. Previsione REV.PAR – Rooms available -Max occ.rooms mese – Rooms occupied – Occupancy Rate – Rooms available per day – Net revenue
1.65. Indici occupazione
1.66. Indice occupazione rooms
1.67. Max occupazione mese rooms
1.68. Indice occupazione presenze
1.69. A.r.r. (average room rate) media vendita rooms
1.70. A.d.r.: average daily rate ricavo medio a camera giornaliero
1.71. A.m.r.: average monthly rate
1.72. Ricavo media room
1.73. Ricavo media presenza
1.74. Revpar rooms
1.75. Revpar presenze
1.76. Potential revenue
1.77. Coefficiente revenue room
1.78. Coefficiente revenue presenza
1.79. Spread
1.80. Programmazione Organizzazione,Controllo
1.81. Revisione delle previsioni, delle programmazioni, dell’organizzazione
Leggi, diritti e doveri dell’albergatore
1.82. Dalle incombenze di Pubblica Sicurezza al contratto d’albergo
1.83. Dalla responsabilità nei confronti del cliente alle regole di recupero dei pagamenti
Risorse umane & staff
1.84. Motivazione – Sensibilizzazione – Responsabilizzazione –
1.85. Motivazione del gruppo di lavoro e Team Building
1.86. Test e valutazioni psico-attitudinali Compilazione di mansionari per capo ricevimento, primo portiere,cassiere capo, governante, guardarobiera, responsabile centro congressi.
Comunicazione
1.87. La formazione come risorsa manageriale
1.88. Il concetto di formazione permanente “on-the-job”
1.89. Il ruolo integrato di capi servizio e manager
1.90. La comunicazione come strumento di lavoro
1.91. Linguaggio del corpo
1.92. Padroneggiare la comunicazione “totale”
1.93. La comunicazione scritta
1.94. La scelta dei collaboratori e la selezione efficace
Management: sviluppo strategie pianificazione
1.95. Start-up
1.96. Venture capital
1.97. Branding
1.98. L’outsourcing
1.99. Cross-border
1.100. Gestione dei Processi
RISORSE UMANE
1.101. Coach organizzare se stesso e ottimizzare il proprio tempo
1.102. Comunicare in pubblico tecniche
1.103. Benchmarking.Brainstorming.Breakthrough
1.104. Budget labour-cost-Redditività & collaboratori
1.105. Regole MNG Comunicazioni Competenze
1.106. Autostima
1.107. Rapporti di lavoro:
1.108. Subordinato: a tempo determinato, a tempo parziale, intermittente, di apprendistato, a domicilio, in telelavoro
1.109. Lavoro autonomo: contratti d’opera, collaborazioni coordinate e continuative a progetto e non, associazione in partecipazione, di lavoro occasionale accessorio
1.110. In outsourcing: somministrazione, appalto e distacco
1.111. Firma, Grafologia e Analisi
1.112. Organigramma & Analisi
1.113. Contratti & scritture private
1.114. Normativa e provvedimenti disciplinari
PREMIO ITALIAATAVOLA 2013
FIRENZE 23-24 MARZO 2013
C’è grande attesa per l’evento dell’anno del settore enogastronomia e ristorazione: il Premio Italia a Tavola per il Personaggio dell’anno. L’edizione di quest’anno si presenta particolarmente ricca di novità e tutta all’insegna di una valorizzazione del settore attraverso l’abbinamento all’eccellenza, alla qualità e alla Cultura. Sarà ancora una volta la città di Firenze, diventata la sede fissa della manifestazione, ad ospitare la grande festa organizzata da Italia a Tavola, Fipe Toscana e Confcommercio Toscana per celebrare i vincitori del sondaggio 2012 sul Personaggio dell’anno e gli Award dell’enogastronomia e della ristorazione. Sabato 23 e domenica 24 marzo 2013 si riuniranno in particolare, nella città italiana forse più carica di fascino, di storia, di stile e di cultura, cuochi, sommelier, giornalisti, produttori e rappresentanti delle istituzioni e di consorzi di tutela.
Ad aprire l’evento, sabato pomeriggio alle 15, sarà in particolare la mostra “Cuochi a colori” a Palazzo Vecchio, esposizione di ritratti del pittore Renato Missaglia dei 50 cuochi più importanti d’Italia. Si tratta della prima collezione di questo tipo mai realizzata in Italia, e forse nel mondo, in cui l’arte si mette al servizio dei Maestri della Cucina per valorizzare uno dei simboli più alti del Made in Italy e dello stile italiano. Dopo l’inaugurazione della mostra, a Palazzo Strozzi Sacrati (sede degli uffici di presidenza della Regione Toscana, nella piazza del Duomo) si terrà il talk show su “Cucina ed enogastronomia come strumento di sviluppo economico”. Tra i relatori ci saranno nomi di spicco fra i maggiori protagonisti del settore come: Gualtiero Marchesi, Enrico Rossi, Massimo Bottura, Giancarlo Deidda, Antonio Santini, Fabrizio Filippi e Nicolò Costa. Al talk show farà seguito la premiazione dei vincitori del sondaggio Personaggio dell’anno, che ha visto la partecipazione di oltre 107mila votanti i quali hanno decretato come vincitori Davide Oldani (9.303 preferenze) per la categoria Cuochi, Sonia Peronaci (18.816 voti, record assoluto) tra gli Opinion leader e Adua Villa (8.259 voti) nella sezione Maitre e sommelier.
La serata sarà il vero momento di festa, con una cena di gala organizzata nella Villa Corsini di Mezzomonte, frazione di Impruneta (Fi). Sarà anche l’occasione per consegnare gli Award 2012 “Italia a Tavola – Fipe” ad alcuni professionisti che si sono particolarmente distinti nella valorizzazione del Made in Italy a tavola. Ultima novità, prevista per il giorno seguente, 24 marzo, al Museo di Orsanmichele, nella sede della Società dantesca italiana, la consegna della prima edizione del “Premio Ciacco” (dal nome del personaggio della Divina Commedia relegato nel girone infernale dei golosi).
La cena di gala
La cena di gala a Villa Corsini sarà curata da tre cuochi dell’associazione Jeunes restaurateurs d’Europe (Jre): Marco Stabile dell’Ora d’aria di Firenze, Aurora Mazzucchelli del ristorante Marconi di Sasso Marconi (Bo) e Alfonso Caputo della Taverna del Capitano di Marina del Cantone-Massa Lubrense (Na) (nella foto accanto, da sinistra verso destra).
Il menu
Di seguito il menu della serata:
FINGER FOOD
Piccola tarte tatin di mugnuli selvatici di campo, alici e ricotta di capra – Marco Stabile
Torta di maialino, radici, frutti e verdure candite – Aurora Mazzucchelli
Arancino di riso – Alfonso Caputo
PRIMI E SECONDI
Costoletta di agnello con borraggine, crema di funghi carboncelli e santoreggia – Marco Stabile
Tortelli farciti di grana padano con tartufo nero pregiato e mandorle – Aurora Mazzucchelli
Calamaretti ripieni di ricotta di bufala e alghe di mare, salsa di pomodoro – Alfonso Caputo
DESSERT
Tramezzino di banana caramellata al cardamomo e cioccolato del Peru (Apurimac) – Marco Stabile
Cremosa al cioccolato Puertomar con erbe aromatiche – Aurora Mazzucchelli
Crema di limone – Alfonso Caputo
I vini
I vini degustati in abbinamento alle varie portate saranno:
APERITIVO
Ferrari Perlé Magnum 2006
CENA DI GALA
Fattoria Uccelliera – Chianti Docg 2011
Fattoria Poggio Capponi – Chianti Montespertoli Docg 2010 “Petriccio”
Villa Crespia NumeroZero – Franciacorta Dosaggio Zero
Tenute Guicciardini Strozzi – Vernaccia San Gimignano Docg “Cusona 1933”
Tenuta Il Corno – Vin Santo del Chianti Doc 1997
Pubblicato in Press
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Pubblicato in Press
VIVERE VOGLIO
Dalla mente confusa di una persona celata al mondo, è nato un pensiero.
E’ nato insieme a mille agitati pensieri, sopra di loro è passato veloce, e all’improvviso in un sussurro è arrivato alle labbra.
“Voglio vivere..”
Non è importante quanti hanno udito,
Non è importante in quanti hanno capito,
Non è importante in quanti si sono voltati.
Io l’ho sentito. Io mi sono voltato.
E in un attimo ho capito.
DECOSTRUZIONISMO
è una corrente critica della seconda metà del Novecento che si è imposta a partire dall’opera del filosofo francese Jacques Derrida (1930-2004). Derrida fa proprie, a suo modo, le lezioni dei c.d. Maestri del sospetto (Marx, Nietzsche e Freud), della Scuola di Francoforte (ma in particolar modo di Benjamin) e soprattutto di due grandi innovatori ‘continentali’ come Husserl e Heidegger (ma non solo). Da un lato, dunque, riconosce e afferma l’indispensabilità del documento scritto, l’importanza fondamentale della traccia non solo come condizione di esistenza di oggetti sociali astratti che dipendono proprio dalla trascrizione, registrazione e conservazione di dati (si pensi per es. a istituzioni come il matrimonio, o ai depositi virtuali sui conti correnti bancari), ma anche come condizione di sopravvivenza ed evoluzione della civiltà, della tecnica e delle idee che le sottendono. Tuttavia, nello stesso tempo, critica l’autoreferenzialità del fondamento (onto-teologico) della storia delle idee dell’intera tradizione filosofica occidentale, che da Platone in poi diventa tradizione scritta. Tutte le teorie filosofiche occidentali, e in particolare la Metafisica, si fondano infatti sulla certezza di poter arrivare a conoscere, spiegare e comprendere pienamente, compiutamente, l’Essere (tutto quello che è, la Totalità, la Verità) attraverso il Logos, la Parola (intesa appunto come parola o discorso scritto). Il principio su cui si basa il decostruzionismo, invece, è proprio la negazione sia della possibilità che la scrittura riesca a esaurire un qualunque ‘discorso’ in modo compiuto sia che la Parola (scritta) possa esprimere, e mantenere inalterati nel tempo, significati oggettivi, assoluti, Veri e chiaramente univoci, che pertanto non necessitano di interpretazione.
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SALA RISTORANTE
GESTIRE L’APPROVVIGIONAMENTO DELLA SALA |
Procedura di gestione del magazzino | Analisi del budget |
Procedura di gestione dei fornitori | Scelta dei prodotti disponibili sul mercato sulla base delle caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali |
Parametri, indicatori, indici per valutazione delle scorte di merci | Controllo/verifica/monitoraggio/collaudo della qualità delle merci food e no-food |
Tipologie di categorie merceologiche degli alimenti | Pianificazione delle procedure di conservazione delle merci food e no-food |
Caratteristiche organolettiche del prodotto | Controllo/verifica/monitoraggio/collaudo della salubrità dei prodotti food |
Tipologie di imballaggi primari e secondari delle merci | |
Normativa relativa all’etichettatura dei prodotti alimentari | |
Parametri, indicatori, indici per valutazione della qualità del prodotto | |
Istruzioni, avvertenze, indicazioni, controindicazioni per la conservazione dei prodotti |
ALLESTIRE LA SALA RISTORANTE |
Predisporre le consolle di servizio | Preparare i tavoli con la biancheria necessaria al servizio |
Allestire le consolle con i materiali necessari al servizio | Disporre i coperti necessari al servizio |
Allestire l’office in maniera strumentale e funzionale al servizio | Corredare i tavoli di elementi accessori e/o decorativi |
Allestire la cave-du-jour | |
Disporre tavoli e sedie in maniera strumentale e funzionale al servizio |
REALIZZARE IL SERVIZIO DI SALA |
Tipologie di ristorazione | Progettazione del layout della sala ristorante |
Caratteristiche della ristorazione commerciale tradizionale | Controllo, verifica, monitoraggio, collaudo della funzionalità della logistica delle dotazioni della sala ristorante |
Caratteristiche della ristorazione collettiva | Valutazione dell’ottimizzazione degli spazi in relazione alla capienza della sala ristorante |
Caratteristiche della ristorazione veloce | Scelta del numero di consolle di servizio da posizionare nella sala ristorante |
Elementi di layout della sala ristorante | Scelta del numero di tavoli da posizionare nella sala ristorante |
Procedura di mise-en-place per il menù table d’hôte | Scelta della tipologia di tavoli da posizionare nella sala ristorante |
Procedura di mise-en-place per il menù à la carte | Allestimento dell’office con i materiali necessari alla sala ristorante |
Procedura di mise-en-place per il menù à la grande carte | Allestimento della cave-du-jour |
Composizione di elementi decorativi della tavola | Allestimento delle consolle con i materiali necessari al singolo servizio |
Parametri, indicatori, indici per la valutazione della funzionalità dell’allestimento della sala ristorante | Preparazione dei tavoli con la biancheria necessaria al servizio |
Preparazione dei coperti con le stoviglie e le posate necessarie al servizio | |
Utilizzo di elementi accessori e/o decorativi per l’allestimento dei tavoli | |
Controllo, verifica, monitoraggio, collaudo della funzionalità della mise-en-place per il servizio |
GARANTIRE L’IGIENE DELL’AMBIENTE DI SALA |
Elementi di comunicazione interpersonale | Valutazione dell’abbinamento ottimale cibo/bevande |
Elementi di galateo | Interpretazione di eventuali particolari esigenze alimentari del cliente |
Composizione dei piatti nel menù | Scelta dei piatti del menù da promuovere |
Caratteristiche di servizio dei vini | Realizzazione del servizio all’italiana |
Elementi di abbinamento cibo/vino | Realizzazione del servizio all’inglese |
Procedura di servizio all’italiana | Realizzazione del servizio alla russa |
Procedura di servizio all’inglese | Realizzazione del servizio alla francese (diretta, indiretta) |
Procedura di servizio alla russa | Coordinamento dei tempi di distribuzione delle diverse pietanze |
Procedura di servizio alla francese (diretta, indiretta) | Coordinamento delle ordinazioni con la cucina |
Procedura di cottura alla lampada | Gestione della procedura di presentazione del conto |
Procedura di sbarazzo fra le varie portate | Utilizzo di strumenti specifici per il servizio delle pietanze |
Procedura di rimpiazzo stoviglie e posate fra le varie portate | Utilizzo di strumenti specifici per il servizio dei vini |
Tipologie di salse | Controllo, verifica, monitoraggio, collaudo della soddisfazione del cliente per il servizio ricevuto |
Tipologie di dressing | |
Istruzioni, avvertenze, indicazioni, controindicazioni per la realizzazione delle varie tipologie di servizio | |
Parametri, indicatori, indici per la valutazione della qualità del servizio effettuato | |
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FORMA CIBO & MASTICAZIONE CORRELAZIONE
Esiste una correlazione tra la forma dei cibi, il tempo di masticazione e la quantità’ di calorie assunte. E’ quanto hanno rilevato i ricercatori del Centro di Ricerca Nestle’ (Nrc) grazie a una serie di studi svolti in collaborazione con l’università’ di Wageningen, nei Paesi Bassi, che hanno analizzato la correlazione tra le caratteristiche di un pasto, il senso di sazietà’ e di conseguenza l’assunzione di nutrienti e calorie.
“Questi studi – ha detto Ciaran Forde, ricercatore che ha condotto lo studio – ci danno la possibilità’ di conoscere l’impatto che gli alimenti, nelle diverse forme, hanno sul comportamento alimentare, sul senso di sazieta’ e sull’assunzione di cibo. Il nostro obiettivo e’ aiutare i consumatori a raggiungere la sazieta’ ingerendo meno calorie”.
L’indagine ha evidenziato come la soddisfazione data dal pasto e la forma in cui la pietanza viene proposta abbiano un ruolo determinante sulla quantita’ totale assunta. Lo studio dimostra infatti che i cibi piu’ morbidi, come le puree di verdure, le lasagne e i pomodori pelati che vengono ingeriti in grandi bocconi e sottoposti a pochi atti masticatori, hanno un tasso assunzione al minuto considerevolmente maggiore dei cibi solidi. In quest’ottica risulta quindi meno appagante per l’appetito una porzione di pure’ che viene masticata solo 27 volte contro la stessa quantita’ di patate che necessita di 488 atti masticatori. I ricercatori hanno di conseguenza dimostrato che i cibi ingeriti in piccoli morsi e masticati per lungo tempo aumentano il senso di sazieta’ riducendo quindi le quantita’ di cibo assunte: i volontari che hanno mangiato verdure e bistecca hanno consumato il 10 per cento in meno rispetto a quelli che hanno mangiato il passato di verdure e la bistecca in pezzi.
Inoltre quest’ultimo pasto e’ stato consumato il 20 per cento più’ velocemente del primo per un equivalente di 10g di cibo ingerito in piu’ al minuto. Pubblicato recentemente su ‘Appetite’, lo studio prosegue le prime interessanti conclusioni in merito alla centralità’ della stimolazione sensoriale sul senso di saziate’. La più’ recente analisi ha indagato, in una prima fase, l’influenza della dimensione dei morsi e della durata della masticazione nella soddisfazione della fame e, di conseguenza, sulle calorie assunte; in una seconda fase, la variabile della forma della pietanza servita come variabile decisive per spegnere l’appetito. Nel dettaglio, la prima fase dello studio ha analizzato le caratteristiche del processo di masticazione durante l’assunzione di 35 cibi solidi che normalmente compongono un pasto caldo. Tra questi: verdure (patate bollite, broccoli, carote), carne e cibi pronti (pollo, tofu, lasagna, pizza), snack (patatine, bastoncini di pesce).
Ai volontari e’ stato chiesto di mangiare 50 grammi di ogni pietanza, 7 delle quali assunte per 5 giorni consecutivi. Le registrazioni video dei volontari sono state utilizzate per calcolare per ognuno dei 35 alimenti, la quantità’ di cibo assunto per morso e in totale, il numero di morsi e gli atti masticatori per minuto e la complessiva durata del processo di masticazione. Una seconda fase dello studio si e’ concentrata sull’influenza della forma in cui viene consumato il cibo sulle quantità’ assunte: un pasto composto da bistecca al sugo, carote e patate e’ stato servito fino al raggiungimento della sazietà’ a dei volontari. Il primo gruppo lo ha ricevuto in forma usuale (bistecca e tuberi interi), il secondo come composto di carne a pezzi e purea di carote e patate. I volontari hanno dichiarato il proprio senso di sazieta’ prima e dopo il pasto. L’assunzione di cibo e’ stata misurata e comparata tra i diversi gruppi e sul singolo individuo. (AGI) .
Pubblicato in Press
FILOLOGIA PATRISTICA
E’ la disciplina che studia la trasmissione dei testi degli autori cristiani (i Padri), configurandosi come complemento della Letteratura cristiana antica.
Nessun’opera d’età patristica è giunta sino a noi sotto forma di esemplare originale, copiato o rivisto dall’autore, ma, dall’originale a noi, il testo è stato trasmesso attraverso copie successive, citazioni di altri autori, adattamenti o traduzioni.
Ricostruire le varie fasi di questa trasmissione, attraverso lo studio della tradizione manoscritta, significa fare la storia del testo, che si tenta di restituire, sulla base delle copie conservateci, il più vicino possibile all’originale.
Solo in tempi relativamente recenti la filologia patristica ha assunto una identità scientifica, cessando di essere dominio di filologi o “classicisti” o “cristianisti”, esclusivamente attenti a ricercare nei testi cristiani i primi l’eco dei classici, i secondi il dato teologico e scritturistico. Il filologo patristico inevitabilmente deve tenere conto delle due anime della letteratura cristiana che è alla base della cultura tardoantica e medievale.
Risalire la storia di un testo cristiano equivale a comprenderne:
lo spirito originario della composizione (ad es. la specificità dell’uditorio che presuppone un sermone),
stabilirne la validità e la pertinenza nelle ipotesi di
attribuzione (frequenti sono i “falsi” attribuiti a un nome importante),
datazione (per la patristica latina ad es. sono importanti le citazioni scritturistiche a seconda che si tratti di testi anteriori o posteriori alla traduzione di S. Girolamo della Scrittura, quella detta Vulgata)
appartenenza a specifica area geografica (l’esattezza nella descrizione e denominazione dei luoghi)
e intuirne
l’interpretazione successiva nel corso della storia (gli interventi sul testo operati dai copisti, involontari ma soprattutto intenzionali), che può averne decretato la fortuna o la rovina.
Le regole della filologia classica sulla genealogia dei codici sono difficilmente applicabili alla filologia patristica, ad es. all’enorme massa dei manoscritti biblici che richiede una valutazione adeguata o alle opere di specifici autori, come Agostino, che probabilmente metteva in circolazione versioni migliorate di un testo già diffuso una prima volta, o ai testi agiografici minori (le vite dei Santi) che hanno subito numerosi rimaneggiamenti.
Proprio la consistente quantità di manoscritti testimonia l’enorme successo che conseguirono le opere agiografiche (come la Vita di S. Antonio o la Vita di S. Martino).
Perché di alcune opere invece esistono solo pochi testimoni o perché altre ancora sono sopravvissute in quanto tramandate sotto nome diverso da quello dell’autore e/o in traduzioni più o meno adattate?
Queste ultime problematiche sono strettamente collegate alle controversie religiose e alla storia dell’ortodossia della Chiesa, che spesso ha impedito o favorito la diffusione di un testo, così che i trattati dogmatici hanno subito correzioni faziose e le opere non del tutto rispondenti alla dottrina ufficiale sono state di proposito eliminate o sono andate perdute, per non essere state ricopiate a sufficienza.
I contenuti, quindi, sanciscono l’autonomia delle opere letterarie cristiane che, anche sotto l’aspetto filologico, presentano caratteri che le specificano rispetto ai testi classici.
La parte istituzionale del corso percorre le tappe che hanno portato alla messa a fuoco dei criteri filologici peculiari delle opere patristiche. Il corso monografico verte o su un’opera o su un argomento: nel corrente a.a. (1998-99) si parlerà delle “traduzioni” di opere greche fatte dagli autori latini del IV secolo (problematiche sulla fedeltà al testo, sull’intenzionalità di ‘epurare’ passi ritenuti poco ortodossi, aggiunte per chiarire concetti difficili per un lettore occidentale). Si lavora sui testi forniti in fotocopia, la cui scelta è fatta in base alla conoscenza delle lingue classiche da parte dello studente; per chi non può frequentare la parte monografica è concentrata sulla Vita Antonii, che è un esempio di duplice versione in lingua latina dell’opera di Atanasio. E’ evidente che il discorso non rimane circoscritto nel campo filologico, ma intorno all’analisi del testo, della parola o della variante si costruiscono richiami alla letteratura e alla storia
RESTAURANT MANAGEMENT BOOK
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LE INSALATE BOOK
“Le insalate”, il nuovo volume di Coltura&Cultura.
Innovazione e sostenibilità per l’agricoltura italiana.
Italia: primo produttore in Europa e terzo nel mondo
Magis IV gamma, un progetto per fare sistema anche nella filiera delle insalate
Napoli, 1 marzo 2013 – In occasione della fiera AgroSud, è stato presentato oggi il volume “le insalate”, il 14° della collana Coltura&Cultura, promossa da Bayer CropScience per far conoscere e
valorizzare le grandi colture italiane.
Per la prima volta, sessantasette fra i maggiori esperti delle insalate nel nostro Paese hanno fotografato ogni aspetto di questa coltura, dalla botanica alla coltivazione, dal valore nutrizionale
all’utilizzazione e ai mercati, senza dimenticarne la storia, i paesaggi, le presenze nell’arte, le ricette, la percezione dei consumatori.
“E’ qualcosa di più di una coincidenza il fatto che la presentazione del volume avvenga nell’anno in cui Bayer compie 150 anni” ha sottolineato Karina von Detten, amministratore delegato di Bayer
CropScience in Italia. “Siamo infatti riusciti a restare leader per tanto tempo perché abbiamo sempre voluto crescere insieme ai nostri clienti, ascoltandone i bisogni e fornendo loro le soluzioni
più innovative. Questo è avvenuto anche nelle insalate, e il volume vuole celebrare e far conoscere a tutti la realtà di una delle storie di maggior successo dell’agricoltura italiana negli ultimi
anni, oltre che di una colonna portante della dieta mediterranea”.
Le insalate, un alimento da sempre considerato “povero”, in pochi anni hanno infatti saputo trasformarsi da “Cenerentola” a “principessa” della nostra agricoltura conquistando proprio i consumatori
più evoluti. Il merito è dell’introduzione della quarta gamma, che ha aggiunto a un prodotto dalle preziose caratteristiche nutrizionali un servizio di praticità, risparmio di tempo in cucina e un
più lungo tempo di conservazione, con un fatturato annuo in Italia salito a circa 900 milioni di euro. Nell’intero comparto delle insalate, la produzione italiana è la prima in Europa e la terza a
livello globale, e gli italiani si sono confermati i più grandi consumatori di insalate al mondo.
“Il volume racconta i segreti del successo delle insalate” spiega la professoressa Maria Lodovica Gullino, di Agroinnova, Università di Torino, coordinatrice scientifica del volume. “Per portare
sulla nostra tavola insalate tagliate, lavate e imbustate sono state necessarie innovazioni avanzatissime nella selezione delle varietà, nella coltivazione, nella difesa, nelle tecniche post
raccolta e per la conservazione che hanno coinvolto ricercatori e produttori. Il risultato di questa collaborazione è una produzione molto sofisticata e di grandissima qualità, oltre che fra le più
sicure e sostenibili della nostra agricoltura”.
Bayer CropScience, azienda leader nell’innovazione degli agrofarmaci, nella quale investe ogni anno il 10% del suo fatturato, da anni sostiene questo approccio. Dopo aver sostenuto e partecipato a
due innovativi progetti di sostenibilità, Magis vino e Magis uva da tavola, Bayer CropScience in Italia vuole oggi promuovere una collaborazione ancora più stretta fra mondo della ricerca e
produttori anche nella filiera delle insalate con il progetto Magis IV gamma, per farla crescere ancora non solo economicamente ma anche in termini di preparazione tecnica, di cultura della
sicurezza, di tracciabilità delle produzioni.
“L’innovazione vera, che paga, è quella nei fatti” conclude Paola Sidoti, Business & Marketing Communications Manager di Bayer CropScience in Italia. “Noi crediamo fortemente in questo e lavoriamo
ogni giorno per offrire ai nostri clienti il meglio: non solo prodotti validi per la difesa delle insalate, ma anche servizi, progetti e comunicazione. Perché è solo attraverso l’impegno, la
partecipazione di tutti e la diffusione della conoscenza che si può realmente innovare”.
About Bayer CropScience
Bayer is a global enterprise with core competencies in the fields of health care,
agriculture and high-tech materials. Bayer CropScience, the subgroup of Bayer AG responsible for the agricultural business, has annual sales of EUR 7.255 billion (2011) and is one of the world’s
leading innovative crop science companies in the areas of seeds, crop protection and non-agricultural pest control. The company offers an outstanding range of products including high value seeds,
innovative crop protection solutions based on chemical and biological modes of action as well as an extensive service backup for modern, sustainable agriculture. In the area of non-agricultural
applications, Bayer CropScience has a broad portfolio of products and services to control pests from home and garden to forestry applications. The company has a global workforce of 21,000 and is
represented in more than 120 countries. This and further news is available at: http://www.press.bayercropscience.com.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito http://www.bayercropscience.it
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