Archivi del mese: aprile 2012

CONSULENZA ALBERGHIERA – HOTEL MANAGEMENT CIPAS™ leader nel comparto alberghiero ristorativo

CONSULENZA ALBERGHIERA – HOTEL MANAGEMENT

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CIPAS™ leader nel comparto alberghiero ristorativo applica la propria esperienza ad amministratori di società e banche che abbisognano di analisi serie e oggettive per intraprendere il percorso investimento o gestione nelle strutture alberghiere italiane ed internazionali.

CIPAS™ non appartiene per etica e statuto a nessuna associazione.
Mantiene da sempre onestà intellettuale e corretta analisi in qualsiasi sua/intervento.
L’operatività specifica consiste praticamente nella formazione di due giornate ai “decision marker” creare una piattaforma di dialogo tecnico/economico comune.

La giornata/e seguente/i per analizzare o creare: business plan, break even, analysis, e tutto ciò che scaturisce otttimizzazione e crescita imprenditoriale.
I punti di forza CIPAS™ si implementano giornalmente tramite i propri training e Master in tutti i dipartimenti alberghieri.

Pertanto in fase consulenziale di start-up,valutazione, o analisi o quant’altro sia richiesto nell’intervento CIPAS™ si avvale di manager ex allievi senior con spiccate esperienze in tutti i settori dal food & beverage al marketing-commerciale ecc.

La vasta rete di Partner/Allievi è un’aspetto strategico importantissimo per valutare sul territorio corrispondente alla consulenza richiesta tutti quegli aspetti operativi rilevanti per approfondita analisi di competitors e di qualunque esigenza gestionale/economica (fornitori-consulenti-enti-pratiche amministrative locali).

 

LA NOSTRA OPERATIVITÀ’ COMPRENDE:

  • Analisi di mercato
  • Analisi operative e processo di pianificazione
  • I dipendenti Organizzazione / reclutamento
  • Formazione e Coaching
  • Pianificazione commerciale e di marketing
  • Building Services Pianificazione
  • Controllo qualità
  • Analisi strutturale e pianificazione concept
  • Previsione
  • Budgeting – Forecast – Controllo di gestione – Analysis
  • Corporate Controlling
  • Benchmarking
  • Controllo del sistema
  • Contratto di gestione
  • Ottimizzazione delle relazioni e contabilità

COMPETENZE E ESPERIENZE

  • Coaching
  • Food & beverage
  • Hotels
  • Hospitality
  • Resorts
  • Strategic planning
  • Hospitality management
  • Hospitality industry
  • Operation management
  • Marketing strategy
  • Hotel management
  • Budgeting
  • Business strategy
  • Business planning
  • Tourism
  • Negotation
  • Market planning

RISTORANTE COMPERARE O AFFITTARE?

COMPERARE O AFFITTARE

Articolo di Giancarlo Pastore Italia a Tavola  APRILE 2012

L’immobile

Valutato l’immobile da acquistare si procederà alla verifica catastale della proprietà dei locali.

Sì passerà all’ufficio del catasto, dove sono registrati i terreni e le costruzioni esistenti di competenza provinciale richiedendo visura catastale.

Ogni passaggio di proprietà è tassato sulla base di coefficienti di tassazione che dipendono dalla destinazione d’uso dell’immobile (o di porzione di esso).

Importante accertarsi dei vincoli di natura economica, ipoteche o mutui.

La compravendita

Il passaggio di proprietà avviene stipulando un contratto.

La scrittura privata è una bozza-preliminare sui contenuti della compravendita.

Il contratto preliminare (compromesso) contenente informazioni e clausole con la relativa caparra.

Il contratto di locazione

E’ una scrittura privata tra le parti con successiva registrazione pubblica dell’atto all’Ufficio del Registro. Il contratto di locazione d’immobili di un’attività di ristorazione, è di sei anni, rinnovabile per un corrispondente periodo se il locatario (colui che concede in locazione l’immobile) non invia disdetta con preavviso di almeno dodici mesi. Rimane fermo il diritto dell’inquilino di recedere dal contratto in qualsiasi momento dando preavviso al proprietario dell’immobile generalmente con almeno tre mesi di anticipo.

Il contratto di affitto d’azienda

Si tratta in questo caso di un contratto atipico. Per affitto di azienda s’intende la locazione e le attrezzature, impianti, nome, marchio esistenti.

In campo commerciale si sono sviluppati contratti non regolati dal codice civile e che a tutt’oggi non hanno ricevuto una disciplina completa.

Si tratta di soluzioni contrattuali che si sono diffuse notevolmente nel mondo imprenditoriale e che, talvolta, hanno sostituito i tipi legali sanciti dal codice. Il declino ha riguardato, ad esempio, la vendita con riserva della proprietà che è stata sostituita dal contratto di leasing o la vendita con esclusiva che ha ceduto con l’introduzione del franchising.

Oggi, accanto ai modelli conosciuti del contratto di leasing, factoring, franchising, incontriamo altre formule che si sono lentamente affermate negli ultimi anni; si pensi al contratto di catering e a quello di know how. Il leasing è quello in cui una parte concede ad un’altra il godimento di un bene dietro corrispettivo di un canone periodico per un certo periodo di tempo. In questo contratto si combinano due distinti contratti: la compravendita, con la quale la società di leasing acquista il bene dal fornitore, e la locazione con cui la stessa società concede il godimento del bene all’utilizzatore.

Il leasing finanziario è un vero e proprio finanziamento per l’imprenditore: la società finanziaria acquista per conto di un’impresa un bene a questa necessaria per la sua attività e alla stessa lo concede in godimento. Infine, il lease-back, molto diffuso nella pratica commerciale, è il contratto con cui l’imprenditore vende ad una società di leasing il bene al fine di ottenere una liquidità; la disponibilità del bene rimane all’imprenditore che ne diviene utilizzatore.

La scelta tra acquisto e affittanza crea seri motivi d’indecisione.

Se non conosciamo i meandri della legislazione, ci potremmo imbattere in sgradite sorprese.

Per tanto qui di seguito un breve accenno sul mondo del compro e vendo.

La forma giuridica

Nel linguaggio quotidiano, i termini “impresa”, “azienda” e “ditta” sono usati come sinonimi.

In realtà, da un punto di vista giuridico, tali termini definiscono tre concetti ben diversi e distinti.

In particolare:

L’impresa è l’attività svolta dall’imprenditore, secondo i casi può essere di natura agricola, commerciale o artigiana;

L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per svolgere tale attività (art. 2555 Codice Civile) e comprende locali, arredi, macchinari, attrezzature, ecc.;

La ditta, infine, è la denominazione commerciale dell’imprenditore (art. 2563 Codice Civile), cioè il nome con cui egli esercita l’attività d’impresa distinguendo la propria azienda da quelle concorrenti.

 

L’impresa di ristorazione è un’impresa commerciale e svolge un’attività diretta alla somministrazione di pasti e bevande. L’esercizio di tale attività può essere svolto individualmente o assieme ad altre persone.

Nel primo caso avremo la possibilità di scegliere tra: ditta individuale, impresa familiare; mentre nel secondo caso si potrà scegliere tra: società di persone,società di capitali,società cooperative.

Impresa individuale

Nell’impresa individuale le responsabilità dell’intero investimento sono prese dall’imprenditore e quindi questi diventa l’unico referente davanti ad ogni interlocutore: fornitori, dipendenti, fisco, etc. Il rischio d’impresa si estende quindi a tutto il suo patrimonio personale.

Vantaggi derivano dal fatto che la gestione amministrativa è più snella e più economica di altre.

Impresa familiare

L’impresa familiare è un’impresa individuale alla quale possono però collaborare il coniuge, i figli e altri parenti entro il III grado. Vi è condivisione di utili tra i membri e potere decisionale in rapporto al lavoro prestato.

Le società di persone sono:

Le Società in nome collettivo (SNC),

Le Società in accomandita semplice (SAS).

Nelle società, l’apporto di capitali da parte dei soci è limitato, quindi il capitale delle società è ristretto.

La qualità professionale e morale dei soci ha maggiore rilevanza rispetto ai beni che sono conferiti alla società. L’amministrazione può spettare solo ai soci che devono rispondere anche personalmente in caso di debiti contratti dalla società.

Le società in nome collettivo

Si costituiscono con la firma congiunta di un atto pubblico che è sottoscritto davanti a un notaio e successivamente iscritto al Registro delle Società Commerciali presso la Cancelleria del Tribunale.

Le società in accomandita semplice

Diversamente dalla precedente, distinguono i soci in accomandanti e accomandatari. I soci accomandatari hanno responsabilità personale e illimitata. Gli altri non hanno poteri di amministrazione e rappresentanza, pertanto rispondono dei debiti sociali solo in rapporto alla quota da loro sottoscritta.

Le società di capitale sono:

Le Società a responsabilità limitata (Srl), le Società per azioni (Spa).

Nelle società di capitale è la società stessa con i suoi beni, e non i soci, ad essere titolare dei diritti e dei doveri connessi allo svolgimento dell’attività. La responsabilità dei soci è limitata alla quota sociale da loro conferita. I creditori possono rivalersi soltanto sul capitale sociale e non su quello personale dei soci.

In una società di capitali, è più facile rivendere le proprie quote rispetto a quello che può avvenire in una società di persone.

Le società a responsabilità limitata

Presentano quote sociali che non sono rappresentate da azioni e quindi sono facilmente trasferibili. Questa società è particolarmente indicata ad aziende di medie dimensioni.

Le società per azioni

Le azioni in possesso dei soci rappresentano la misura con la quale il socio stesso può partecipare con diritto di voto alle assemblee, può partecipare agli utili

Le società cooperative

Nascono dall’intesa di un nucleo di persone che svolgendo attività economica ottengono benefici che singolarmente non potrebbero raggiungere. Le cooperative non perseguono primariamente scopo di lucro, benché vendano servizi e prodotti sul mercato. Gli utili sono ripartiti tra i soci solo entro certi limiti, per non perdere le agevolazioni previste dalla legge. Il capitale delle cooperative varia in ragione del numero dei suoi soci.

Leggi tutta la rassegna stampa di Giancarlo Pastore

HOTEL TRAINING COACH & LEADERSHIP

CIPAS™   ORGANIZZA

TRAINING COACH & LEADERSHIP

07/08/09 MAGGIO 2012

VILLA FEDORA / CAMERA DI COMMERCIO BAVENO-STRESA VCO

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PROGRAMMA

LUNEDÌ 7 MAGGIO 2012
Coach organizzare se stesso per ottimizzare il proprio tempo
Comunicare in pubblico tecniche
Saper comunicare Competenze della relazione
Benchmarking Brainstorming Breakthrough
Carichi di Responsabilità e competenze
Il Linguaggio del corpo-atteggiamenti

MARTEDÌ 8 MAGGIO 2012
Budget Labour-cost-Redditività & collaboratori
Manuali e compilazione-Comunicazione ai clienti e ai collaboratori
Redditività dei Collaboratori
Comunicazione attiva Procedure
Psicosomatica
Regole MNG Comunicazioni Competenze
Motivare, sensibilizzare, responsabilizzare lo staff
La funzione della coscienza
L’esperienza del senso di colpa, dell’innocenza e del senso di appartenenza
L’equilibrio tra il dare e l’avere sempre

MERCOLEDÌ 9 MAGGIO 2012
Counselling
L’approccio orientato alla soluzione Enneagramma
Saper comunicare Competenze della relazione
Impariamo a comunicare
Parliamo uno alla volta
Parlare e comprendere che la comunicazione sia stata recepita e fatta propria
Grado di comprensione
Indice di comprensione
Indice di successo
Indice di sviluppo
Indice delle aspettative
Indice di collaborazione
Indice di collaborazione
Indice di sensibilità

LEGGI COSA DICONO DI NOI……

Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto,allora devi fare qualcosa che non hai mai fatto. Regalati la tua ricchezza AUTOSTIMA.
Sviluppare la propria acuità sensoriale Il concetto di acuità sensoriale è fondamentale. Anche gli antichi lo riconoscevano e la sua importanza è riconosciuta anche dalle moderne neuroscienze. Poiché il 93% della comunicazione è non verbale, è importante poter valutare in ogni istante l’impatto che produciamo sul nostro interlocutore e poter così comprendere meglio certi aspetti chiave del suo comportamento non verbale. Imparare a capire che cosa è il tempo. Tre giorni intensi per un’intensa esperienza.

Tutte le iscrizioni ai training sono a numero programmato, la priorità è in relazione alla data di conferma

FORMAZIONE SPECIFICA PER IL SETTORE ALBERGHIERO
INFO LINE + 39  333 4673402        www.cipas.info   cipas@cipas.info

HOTEL COMUNICARE CON IL GRUPPO

©DIDATTICA CIPAS™   WWW.CIPAS.INFO

 

 

COMUNICARE CON IL GRUPPO 

LE QUATTRO FASI PER CATTURARE L’INTERESSE E L’ATTENZIONE

Quando decidiamo di comunicare a un gruppo o a una platea è utile progettare una scaletta degli argomenti più importanti da trattare ed è importante tenere conto di quelle che vengono definite fasi di conduzione della relazione.

Fase starter. Questa fase contiene una domanda nascosta, cioè non esposta direttamente ma latente ed è:  ”Chi è costui e cosa vuole da me?”

Questa domanda è nascosta perché a porsela è chi ci ascolta. La fase starter va quindi iniziata con l’autopresentazione e la spiegazione del motivo dell’intervento. La seconda parte consiste nel creare una frase a effetto, possibilmente ironica, che catturi l’attenzione degli ascoltatori.

Fase di collegamento. È quella in cui è necessario creare un legame con la prima fase e nello specifico tra la frase ad effetto e il cuore del messaggio che si trasmette. Anche in questa fase è presente una domanda nascosta del nostro interlocutore:”Io che c’entro con quello che sta dicendo?”. Per rispondere a questa domanda è necessario evidenziare ciò che gli ascoltatori guadagnano nell’ascoltare chi parla: il guadagno dell’ascoltatore attiva il consenso e stimola l’attenzione.

Fase dell’esemplificazione. È la fase degli esempi che rendono chiari e comprensibili i contenuti dell’esposizione.

La domanda occulta della terza fase è: ”Perché non fai degli esempi?”.

Fase di conclusione. È caratterizzata dall’esortazione all’azione, cioè a tradurre i concetti in comportamenti. La domanda nascosta è:”E allora a quale conclusione vuoi arrivare?”.

DINAMICHE DI GRUPPO NELLE RELAZIONI

Quando si parla di gruppo come sistema, si intende un insieme di elementi coordinati fra loro in modo da formare un unico complesso soggetto a determinate regole. La prima conseguenza di questo assunto è che se si agisce anche su un elemento solo si influenzano anche gli altri. Quando in una riunione di lavoro emerge il comportamento polemico di un partecipante, dobbiamo considerare il suo modo di agire come il risultato del “funzionamento” e dell’influenzamento degli altri componenti del gruppo. Questi circoli viziosi , una volta innescati, tolgono lucidità al lavoro e rendono difficoltosa la ricerca di soluzioni.

MASTER ALBERGHIERO HOTEL

I giorni settimanali del Master saranno decisi unanimemente dal gruppo in relazione delle esigenze personali

Leggi cosa dicono di noi……..


In ambito lavorativo sentiamo sempre più spesso parlare di counseling e di coaching: ma di cosa si tratta? Sono due metodologie di supporto e sviluppo della persona. Hanno tra loro diverse analogie, ma anche delle differenze. Proviamo a partire, innanzitutto, da alcune possibili definizioni. Il counseling è una professione d’aiuto che ha come scopo quello di aiutare la persona a fare chiarezza e individuare nuove opzioni o possibilità per affrontare situazioni complesse, di crescita, di cambiamento. Il coaching è una metodologia che aiuta a sviluppare e ottimizzare competenze e caratteristiche personali per mettere in atto una performance efficace e competitiva. Serve a liberare le potenzialità di una persona, perché riesca a portare al massimo il proprio rendimento, aiutandola ad apprendere piuttosto che impartendole insegnamenti. Sono entrambi prevalentemente svolti in una situazione one to one, dove un professionista segue un singolo cliente. Il counseling lavora sulle rappresentazioni di un individuo, sul concetto di se stessi e di fronte ad una situazione problematica si focalizza sulle soluzioni; il coaching si focalizza prevalentemente su azioni e risultati. Sia il counseling sia il coaching parte dall’individuo e dalle sue risorse come base su cui costruire nuove modi per migliorare il presente; sono un valido supporto per migliorare la propria efficacia, la gestione del tempo, dello stress, e di tutti quei fattori che volti in chiave positiva possono aumentare il benessere dell’individuo. Applicato, nello specifico, al mondo del lavoro, il counseling può essere particolarmente utile per le persone che vivono momenti di ansia, insoddisfazione, stress o conflitti che si ripercuotono anche nella vita non lavorativa. Il coaching è particolarmente indicato, invece, per quelle persone che sentono di voler sviluppare maggiormente delle capacità cruciali per il proprio ruolo professionale (ad es.: leadership, comunicazione assertiva, conduzione di team.)

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I PUNTI CHE ANDREMO A SVILUPPARE:

FOOD & BEVERAGE BUDGET-ANALISI & CONTROLLO COSTI/RICAVI
Reparti & organizzazione
1.1. La gestione manageriale della cucina
1.2. Al bar fra prodotti di qualità e attenzioni all’ospite
1.3. Il catering in ville, castelli e in location particolari
1.4. La caffetteria e il servizio breakfast
1.5. Il room-service: Puntualità, Discrezione, Cortesia
1.6. L’economato e la politica degli acquisti
1.7. Regole Manageriali in Sala Ristorante – Vendita & psicologia in sala ristorante

Gestione & controllo
1.8. Sviluppo Schede Beverage-cost
1.9. Sviluppo Schede Food cost
1.10. Costi & Sprechi
1.11. Grammature-Pesi-Scarti-Perdite
1.12. Costi del personale
1.13. Organizzazione e Redditività
1.14. Banchettistica calcolo Food cost & Ordini di Servizio – Inventario e statistica

Budget proiezioni e verifiche dei costi e ricavi:
1.15. Budget del Dipartimento Food & Beverage
1.16. Indici di occupazione e Punto di pareggio della gestione:
Bar – Catering Sala ristorante
1.17. Banchettistica
1.18. Breakfast Cucina ( Annuale – mensile ) Rooms Service – Percentuali e Calcolo

Marketing
1.19. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.20. Il prezzo dei servizi ristorativi e l’ottimizzazione dei ricavi
1.21. Suddivisione Tariffe e ricavi dipartimento F.&B.-Rooms-Division

Leggi – diritti – doveri del ristoratore
1.22. Fatturazione – Caparra – Acconto

Risorse umane & staff
1.23. Motivazione
1.24. Sensibilizzazione
1.25. Responsabilizzazione
1.26. Organigrammi e Analisi
1.27. Compilazione di manuali di procedure per i reparti ristorativi
1.28. Manuale procedure Cucina & H.A.C.C.P.
1.29. Manuale procedure Sala
1.30. Menu Programmazione Mensile
1.31. Modulo produzione F.&.B

Strutturali & tecnici
1.32. Progettazione Cucina
1.33. Sala
1.34. Bar e spazi necessari – ergonomia .
1.35. Calcolo metrature necessarie alla Banchettistica
1.36. Fascicoli Tecnica Culinaria,Organizzazione,Logistica

Comunicazione
1.37. Il colloquio di selezione
1.38. L’inserimento dei neoassunti
1.39. Correggere gli errori (il colloquio motivazionale)
1.40. La gestione ottimale delle riunioni

HÔTEL & MARKETING
BUDGET-ANALISI & CONTROLLO COSTI
I reparti
1.41. Il reparto di ricevimento quale punto di vendita e di controllo sulle operazioni di tutto l’albergo
1.42. La portineria con l’ospite al centro di tutto – La cassa: precisione, puntualità, cortesia
1.43. Il reparto piani quale vera anima dell’ospitality business

Il centro congressi
1.44. Consente di raggiungere un target diverso
1.45. La vocazione della località
1.46. Le peculiarità del cliente congressuale

Marketing
1.47. Importanza della vendita per l’azienda alberghiera
1.48. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.49. La politica tariffaria e lo yield management
1.50. Marketing plan & Media plan
1.51. La vendita interna ed esterna
1.52. La tecnica del cross selling, l’upselling, l’upgrading
1.53. Metodi di fidelizzazione della clientela Gli indici di concorrenza marketing-geomarketing.
1.54. Fair share
1.55. Market share
1.56. Market segment share
1.57. Indice di concorrenza
1.58. Penetration factor

Agenzie di viaggio & contrattualistica
1.59. Allotment, release, opzioni
1.60. Cancellation policies
1.61. Garanzie
1.62. Penalty charges
1.63. Le differenti tariffe applicabili

Gestione & controllo
1.64. Previsione REV.PAR – Rooms available -Max occ.rooms mese – Rooms occupied – Occupancy Rate – Rooms available per day – Net revenue
1.65. Indici occupazione
1.66. Indice occupazione rooms
1.67. Max occupazione mese rooms
1.68. Indice occupazione presenze
1.69. A.r.r. (average room rate) media vendita rooms
1.70. A.d.r.: average daily rate ricavo medio a camera giornaliero
1.71. A.m.r.: average monthly rate
1.72. Ricavo media room
1.73. Ricavo media presenza
1.74. Revpar rooms
1.75. Revpar presenze
1.76. Potential revenue
1.77. Coefficiente revenue room
1.78. Coefficiente revenue presenza
1.79. Spread
1.80. Programmazione Organizzazione,Controllo
1.81. Revisione delle previsioni, delle programmazioni, dell’organizzazione

Leggi, diritti e doveri dell’albergatore
1.82. Dalle incombenze di Pubblica Sicurezza al contratto d’albergo
1.83. Dalla responsabilità nei confronti del cliente alle regole di recupero dei pagamenti

Risorse umane & staff
1.84. Motivazione – Sensibilizzazione – Responsabilizzazione –
1.85. Motivazione del gruppo di lavoro e Team Building
1.86. Test e valutazioni psico-attitudinali Compilazione di mansionari per capo ricevimento, primo portiere,cassiere capo, governante, guardarobiera, responsabile centro congressi.

Comunicazione
1.87. La formazione come risorsa manageriale
1.88. Il concetto di formazione permanente “on-the-job”
1.89. Il ruolo integrato di capi servizio e manager
1.90. La comunicazione come strumento di lavoro
1.91. Linguaggio del corpo
1.92. Padroneggiare la comunicazione “totale”
1.93. La comunicazione scritta
1.94. La scelta dei collaboratori e la selezione efficace

Management: sviluppo strategie pianificazione
1.95. Start-up
1.96. Venture capital
1.97. Branding
1.98. L’outsourcing
1.99. Cross-border
1.100. Gestione dei Processi

RISORSE UMANE

1.101. Coach organizzare se stesso e ottimizzare il proprio tempo

1.102. Comunicare in pubblico tecniche

1.103. Benchmarking.Brainstorming.Breakthrough

1.104. Budget labour-cost-Redditività & collaboratori

1.105. Regole MNG Comunicazioni Competenze

1.106. Autostima

1.107. Rapporti di lavoro:

1.108. Subordinato: a tempo determinato, a tempo parziale, intermittente, di apprendistato, a domicilio, in telelavoro

1.109. Lavoro autonomo: contratti d’opera, collaborazioni coordinate e continuative a progetto e non, associazione in partecipazione, di lavoro occasionale accessorio

1.110. In outsourcing: somministrazione, appalto e distacco

1.111. Firma, Grafologia e Analisi

1.112. Organigramma & Analisi

1.113. Contratti & scritture private

1.114. Normativa e provvedimenti disciplinari

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CIPAS™   STRESA
Manager Advanced

MASTER PERSONALIZZATI

Appuntamenti 30 giornate
I giorni settimanali del Master saranno decisi unanimemente in relazione delle esigenze personali

Orario lezione 09:00-13:00 14:00-18:00

Sede  Camera commercio Baveno o Milano

Prezzo Euro 4.600 + I.V.A. 21 %
Attestato Rilascio di attestato

E-mail: cipas@cipas.info
Sito internet http://www.cipas.info
Info-line +39 333 4673402
Fax 1782265350

CUCINA MASTER FOODANDBEVERAGE MANAGER RISTORAZIONE by giancarlopastore

MASTER FOOD AND BEVERAGE PERSONALIZZATI@

Food cost, training, master in revenue and food and beverage, con momenti formativi personalizzati in relazione alle proprie esigenze sia di tempo sia di aggiornamenti professionali. Ottimo strumento per imprenditori e manager. Sviluppiamo insieme budget, studi di fattibilità e organizzazione.

Ogni Master accetta al massino 6 allievi.

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MASTER FOOD & BEVERAGE CONTROLLO DI GESTIONE 15 GIORNATE

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Non potendo rimanere indifferenti all’avvento di una nuova era nel settore ristorativo, oggi più che mai, nasce l’esigenza di creare vantaggi competitivi, attraverso una nuova concezione del rapporto con il cliente e la professionalità con cui gestirlo. E’ necessario tener presente che, in questa nuova ottica, l’importanza della qualità del servizio erogato è di gran lunga superiore a quella del prodotto venduto, anche se molto più difficile da raggiungere. Per fornire un servizio adeguato, occorre aver ben presente il significato stesso del termine che, a differenza del “ servire ” e quindi trovarsi in una posizione di inferiorità e sudditanza rispetto ad un altro individuo, ci pone in modo professionale come chi può offrire una soluzione, ad un problema o bisogno di cui il cliente necessiti. Sarà compito del management far si che tutti i collaboratori opereranno in tal senso senza sentirsi servitori ma, al contrario, professionalmente gratificati. Fornire un servizio significa essere utili agli altri nel modo più appropriato creando una situazione di benessere per chi lo offre e per chi lo riceve e che, quest’ultimo, se pienamente soddisfatto sarà portato a ritornare e moltiplicarsi. Viviamo in un periodo di rapido e totale cambiamento, dove il settore industriale con le sue continue innovazioni tecnologiche richiederà sempre meno mano d’opera mentre, quello dei servizi creerà nuove ed innumerevoli possibilità di occupazione. Lo sviluppo di un Ristorante è quindi il frutto di un duro e costante lavoro incentivato da nuove inventive, accorgimenti ed intuizioni che ne rendono possibile l’avanzamento. La qualità del servizio è determinata dalla capacità che lo stesso ha di soddisfare le aspettative dell’Ospite. La valutazione che il cliente sarà portato a trarre dal servizio dipenderà in modo inequivocabile, dalle sue esperienze & abitudini, dal grado di soddisfazione che otterrà rispetto alle proprie aspettative, ovviamente tanto più saranno elevate tanto più la valutazione risulterà positiva. Naturalmente le aspettative dell’Ospite sono fortemente influenzate dall’immagine esteriore del Ristorante ( il servizio che si aspetterà di ricevere in un Fast-food sarà decisamente diverso da quello di un grande ristorante). E’ essenziale quindi ricordarsi che le richieste non soddisfatte causano insoddisfazione, valutazione negativa, conducono alla determinazione del “ Cattivo servizio ” e del conseguente decadimento del star bene in quel Ristorante.

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Elenco tematiche che tratteremo al Master food & beverage controllo di gestione 15 giornate

Reparti & organizzazione

1.1. La gestione manageriale della cucina

1.2. Al bar fra prodotti di qualità ed attenzioni all’ospite

1.3. Il catering in ville, castelli ed in location particolari

1.4. La caffetteria ed il servizio breakfast

1.5. Il Room-service: puntualità, discrezione, cortesia

1.6. L’economato e la politica degli acquisti

1.7. Regole Manageriali in Sala Ristorante

1.8. Vendita & psicologia in sala ristorante

1.9. Ristorazione Kashèr

1.10. Compilazione di manuali di procedure per i reparti ristorativi:

  • Manuale procedure Cucina & H.A.C.C.P.
  • Manuale procedure Sala
  • Manuale di procedure Cucina
  • Manuale di procedure Bar
  • Manuale di procedure Rooms service
  • Manuale di procedure Banchettistica
  • Manuale di procedure Sommelier
  • Gestione & controllo

1.11. Sviluppo Schede Beverage-cost

1.12. Sviluppo Schede Food cost

1.13. Costi & Sprechi

1.14. Grammature-Pesi-Scarti-Perdite

1.15. Costi del personale

1.16. Organizzazione e Redditività

1.17. Banchettistica

1.18. Calcolo Food cost & Ordini di Servizio

1.19. Inventario e statistica

1.20. Modulo produzione F.&.B

1.21. Menu Programmazione Mensile Budget proiezioni e verifiche dei costi e ricavi:

1.22. Budget dell’intero Dipartimento Food & Beverage

1.23. Budget e studio degli indici di occupazione e Punto di pareggio della gestione:

  • American bar
  • Catering
  • Sala ristorante
  • Cucina
  • Rooms Service

1.24. Budget Banchettistica

1.25. Budget Breakfast Cucina

1.26. Proiezioni ( Annuale & mensile )

1.27. Rooms Service
1.28. Percentuali e Scontistica
1.29. RevPash
1.30. Budget annuale dell’intero Dipartimento Ristorazione
1.31. Analisi fornitori acquisti
1.32. Analisi di Magazzino e inventari
1.33. ROE (Return On Equity)
1.34. ROI (Return On Investment)
1.35. ROA (Return On Assets)
1.36. EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) anche conosciuto in italiano come M.O.L. Margine Operativo Lordo
1.37. EBIT (Earnings Before Interest and Taxes) o Utile Operativo.ROE (Return On Equity)
1.1. RevPash-Potential-Spread
1.2. Scala di York
1.3. Piano dei conti esempio – Diritto commerciale – economia aziendale
1.4. Indici e percentuali/Indicatori di redditività/Scontistica
1.5. Introduzione al Budget F.& B.
1.6. % Payroll (F&B Revenue)
1.7. Productivity (Rev per empl)
1.8. Average revenue cover
1.9. Food Revenue
1.10. Avg.Spend FD / cover
1.11. Bvg.Spend BV / cover

Leggi, diritti, doveri del ristoratore

1.12. Fatturazione – Caparra – Acconto

Risorse umane & staff

1.13. Responsabilizzazione
1.14. Organigrammi e Analisi
1.15. Motivazione – Sensibilizzazione Responsabilizzazione
1.16. Normativa e provvedimenti disciplinari
1.17. Motivazione del gruppo di lavoro e Team Building
1.18. Test e valutazioni psico-attitudinali

Strutturali & tecnici

1.19. Progettazione Cucina
1.20. Progettazione Sala
1.21. Bar e spazi necessari – ergonomia
1.22. Calcolo metrature necessarie alla Banchettistica
1.23. Fascicoli Tecnica Culinaria, Organizzazione & logistica

Marketing

1.24. La vendita interna ed esterna
1.25. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.26. Il prezzo dei servizi ristorativi e l’ottimizzazione dei ricavi
1.27. Fair share
1.28. Market share
1.29. Market segment share
1.30. Indice di concorrenza
1.31. Penetration factor

Comunicazione

1.32. La formazione come risorsa manageriale
1.33. Il concetto di formazione permanente “on-the-job”
1.34. Il ruolo integrato di capi servizio e manager
1.35. La comunicazione come strumento di lavoro
1.36. Linguaggio del corpo
1.37. Padroneggiare la comunicazione “totale”
1.38. La comunicazione scritta
1.39. Il colloquio di selezione
1.40. L’inserimento dei neoassunti e moduli
1.41. Correggere gli errori (il colloquio motivazionale)
1.42. La gestione ottimale delle riunioni
1.43. La scelta dei collaboratori e la selezione efficace

DIRETTORE ALBERGO LA MOTIVAZIONE by giancarlopastore

LA MOTIVAZIONE

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La motivazione

Ma cos’è la motivazione?

 “La motivazione è affettività applicata”. Come dire che se l’impresa si interessa veramente alle persone, attraverso il sistema premiante, lo stile di direzione, il clima – se manifesta nei loro confronti dell’affettività concreta – la motivazione è già presente. Non bisogna sforzarsi di crearla. In termini tecnici, la motivazione consiste nell’attrazione psicologica che indirizza verso qualcosa, o all’opposto nella spinta negativa che allontana da qualcosa. La motivazione positiva ci avvicina a uno scopo, la motivazione negativa ci allontana da ciò che percepiamo come un pericolo.

Senza entrare nello specifico (queste note vogliono essere di utilità pratica), ricordo alcuni principi fondamentali in tema di motivazione:

  • Le motivazioni umane differiscono da una cultura all’altra e da una persona all’altra (quelle di un manager non sono le stesse di un operaio);
  • Motivazioni simili possono manifestarsi per mezzo di comportamenti dissimili (l’assenteismo dell’impiegato e il presenzialismo del manager possono dipendere ad esempio da un’analoga frustrazione);
  • Motivazioni dissimili possono manifestarsi con comportamenti simili (sempre a proposito di assenteismo: può essere il segnale di uno stress da sovraccarico, ma anche da sottocarico);
  • Le motivazioni si manifestano spesso in forma mascherata (un esempio per tutti: la motivazione al potere non è quasi mai esplicita).

Le teorie della motivazione

Le teorie esplicative della motivazione sono sostanzialmente due: quella di Maslow (la scala dei bisogni, da quelli fisiologici a quelli di autorealizzazione) è fin troppo nota per accennarne in questa sede; quella di Herzberg merita qualche commento in più.

La teoria di Herzberg

FATTORI IGIENICI
(LA LORO ASSENZA GENERA INSODDISFAZIONE)
PAGA
AMBIENTE
RELAZIONI
REGOLE INTERNE
FATTORI MOTIVANTI
(SONO I VERI FATTORI DI MOTIVAZIONE)
REALIZZAZIONE
RESPONSABILIZZAZIONE
SVILUPPO
STIMA

La tesi di Herzberg, frutto di uno studio per molti versi anticipatore, in quanto effettuato su un campione di manodopera a elevata qualificazione professionale, dovrebbe essere un elemento basico del know how manageriale. Ci dice infatti che per i lavoratori professionali una retribuzione adeguata, un ambiente – anche relazionale – soddisfacente e delle regole interne improntate al rispetto e alla civiltà sono il dato minimo di sopravvivenza, la motivazione nasce da altri fattori. Una lezione importante per tutti quei manager abituati a gestire i collaboratori, senza distinzione, con il pugno di ferro o peggio ancora con il paternalismo.

La performance è ottimale dove concorrono alta professionalità ed elevata motivazione. La motivazione può sopperire in parte alla carenza di capacità. Migliorando la motivazione dei collaboratori professionali, se ne può ottimizzare la performance. Considerazioni semplici, anche banali, ma quanto familiari ai manager? Se poi s’incrocia il continuum  insoddisfazione-soddisfazione con il continuum passività-reattività, si ottengono delle altre risultanze interessanti.

REATTIVITA’

Malcontenti attivi                              Soddisfatti reattivi

INSODDISFAZIONE                         SODDISFAZIONE

Malcontenti passivi                           Soddisfatti passivi

PASSIVITA’

Come si vede, qualunque organizzazione che creda veramente nell’importanza delle risorse umane non può permettersi dei collaboratori passivi, nemmeno se soddisfatti. Stimolarne la reattività è quindi un preciso dovere dei manager, ai fini della produttività.

Puntare sulle risorse valide

Alla luce di tutto questo, la demotivazione dei collaboratori professionali è un grave segnale di pericolo, che va colto per tempo e che impone una serie d’interventi finalizzati a prevenirne l’uscita. Primo fra tutti una comunicazione attiva, informale e sincera, sia sull’operatività e sulla performance che sulla percezione del clima interno e della politica aziendale. Per far un esempio, se l’azienda attua una politica di disinvestimento, sarà più necessario che mai tastare il polso ai collaboratori–chiave, quelli che hanno più mercato. Il collaboratore demotivato sta per definizione nell’area a rischio dei malcontenti passivi. Compete al management, con il supporto della funzione personale, trovare le soluzioni che lo possono riportare – quantomeno – nell’area della reattività. Ma sono soluzioni che comportano sempre una certa flessibilizzazione delle strutture; un certo cambiamento. Se non c’è un minimo di disponibilità su questo fronte, è quasi impossibile recuperare il fuggitivo.

 

Fattori demotivanti

Vediamo ora quali sono i fattori principali di demotivazione.

Mancanza di considerazione, di rispetto per le persone, di giustizia.

Pesantezza delle strutture, anonimato delle decisioni.

Cambiamenti arbitrari, non legittimati preventivamente da un’adeguata informazione.

– Licenziamenti non sorretti da ragioni economiche o personali giustificate.

Specularmente, la politica motivante, imperniata a sua volta su un modello organizzativo decentrato, si articola su due categorie di fattori positivi, pecuniari (retribuzione dinamica, condivisione del successo) e non-pecuniari (democrazia interna, informazione, ascolto attivo, spazi decisionali e di crescita, formazione, autonomia, prospettive di sviluppo). Ci sono poi delle macroazioni su cui va impostata concretamente la politica motivante:

1. Arricchimento dei contenuti professionali delle mansioni;

2. Costituzione di gruppi semi-autonomi;

3. Informazione diffusa e completa;

4. Sistema preminte legato alla professionalità;

5. Incentivi legati a indici di performance specifici.Uno dei “di cui” più significativi di questo set di azioni è il ridisegno delle mansioni per mobilitare i potenziali inutilizzati. Pensateci: non c’è cosa più pratica di una teoria ben formulata.

HOTEL BUDGET FORECAST CDG CONSOLIDATO by giancarlopastore

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MASTER & TRAINING MANAGER HOTEL/RESTAURANT

HOTEL     BUDGET     FORECAST     CDG    CONSOLIDATO

Forecast (Ғ)

 Cerca di ottenere sempre ciò che ami o dovrai accontentarti di amare ciò che ottieni.

Il forecast (Ғ) è l’aggiornamento del budget (β) a un certo momento dell’anno; è una sua rivalutazione sulla base dei dati più recenti.

Esempio: se un budget redatto il 6 dicembre 2010 per l’anno 2011 riporta nel segmento corporate 700 presenze (clienti) per il mese di aprile 2011, all’avvicinarsi di tale data ci prevengono altre prenotazioni quest’ultime saranno aggiunte nel forecast. (Ғ)  Ci permette di valutare se le previsioni iniziali della gestione sono in linea con l’effettiva operatività della stessa.

BUDGET PENSIERO

Il budget (β)  (Etimologia: dal francese bougette, borsa) è il bilancio di previsione, e rientra tra gli strumenti fondamentali di programmazione e controllo dell’azienda. “Credo che ridere sia il vero segno della libertà.” L’etimologia è una disciplina che studia l’origine, la storia e il significato originale delle parole. Dal greco “etymologia” composto da étymon” vero, reale, intimo significato della parola” e da logìa ,”studio o discorso”. Il budget (β) è redatto al fine di ottenere un bilancio preventivo e programmatico concernente l’attività della struttura ricettiva (۩) o di una sua divisione, per un determinato periodo di Tempo (t). Tale pianificazione è presentata per mostrare le future entrate di un’azienda, partendo dalla previsione delle vendite e considerando le scorte esistenti e dei costi (¢) da sostenere (ore lavorative, materie prime, servizi esterni).  Il prospetto finanziario è strutturato in relazione alle nostre conoscenze e redatto managerialmente in un foglio excel, illustrando le principali voci di presenze, camere, ricavi (Я), costi (¢) con i relativi indici in percentuale.


Il C.D.G. (Controllo Di Gestione) 

si svolge periodicamente ed è cosi strutturato

Attraverso la pianificazione aziendale l’albergo definisce i suoi obiettivi e le azioni per acquisirli. Gli obiettivi sono risultati futuri, misurabili, che si prevede di conseguire entro un determinato periodo di tempo (t). Il sistema di pianificazione è congiunto al sistema di controllo di gestione, con cui si cerca di realizzare gli obiettivi pianificati, evidenziando gli scostamenti tra questi ultimi e i risultati della gestione I.V.A. esclusa. Consentendo così ai responsabili dei diversi dipartimenti di decidere e attuare le opportune azioni correttive. Tale stretta integrazione fà si che si parli di “sistema di pianificazione e controllo”.

Le percentuali o tassi o indici 

(da non confondersi con le dita)

hanno un loro preciso significato per coloro che le sanno leggere da non confondersi con i vari  TOC, TAC, BAR o balli in maschera. Da rammentare con un esempio che un’occupazione del 60 % camere non significa che sia migliore di un’equivalente percentuale di presenze. Il risultato di occupazione e di margine operativo lordo spesso sono diametralmente opposti a secondo della buona gestione delle vendite. Non serve a nulla avere una bassa tariffa di vendita per presenza e un basso costo a presenza. Ottimizzare il risultato significa erogare la qualità per una fidelizzazione costante. Costa meno in termini percentuali di pubblicità e promozione acquisire consapevolezza e stima, rispetto per il lavoro da svolgere con giusta preparazione e ospitalità.  Alla base di qualunque proiezione è necessaria la competenza e nulla d’altro, le simulazioni bislacche volte al solo profitto o business lasciano al risultato finale nei tempi un impoverimento di tutte le nature manageriali.

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MASTER MANAGEMENT MASTER HÔTEL & RESTAURANT REVENUE MANAGEMENT

I giorni settimanali del Master saranno decisi unanimemente dal gruppo in relazione delle esigenze personali

Leggi cosa dicono di noi……..


In ambito lavorativo sentiamo sempre più spesso parlare di counseling e di coaching: ma di cosa si tratta? Sono due metodologie di supporto e sviluppo della persona. Hanno tra loro diverse analogie, ma anche delle differenze. Proviamo a partire, innanzitutto, da alcune possibili definizioni. Il counseling è una professione d’aiuto che ha come scopo quello di aiutare la persona a fare chiarezza e individuare nuove opzioni o possibilità per affrontare situazioni complesse, di crescita, di cambiamento. Il coaching è una metodologia che aiuta a sviluppare e ottimizzare competenze e caratteristiche personali per mettere in atto una performance efficace e competitiva. Serve a liberare le potenzialità di una persona, perché riesca a portare al massimo il proprio rendimento, aiutandola ad apprendere piuttosto che impartendole insegnamenti. Sono entrambi prevalentemente svolti in una situazione one to one, dove un professionista segue un singolo cliente. Il counseling lavora sulle rappresentazioni di un individuo, sul concetto di se stessi e di fronte ad una situazione problematica si focalizza sulle soluzioni; il coaching si focalizza prevalentemente su azioni e risultati. Sia il counseling sia il coaching parte dall’individuo e dalle sue risorse come base su cui costruire nuove modi per migliorare il presente; sono un valido supporto per migliorare la propria efficacia, la gestione del tempo, dello stress, e di tutti quei fattori che volti in chiave positiva possono aumentare il benessere dell’individuo. Applicato, nello specifico, al mondo del lavoro, il counseling può essere particolarmente utile per le persone che vivono momenti di ansia, insoddisfazione, stress o conflitti che si ripercuotono anche nella vita non lavorativa. Il coaching è particolarmente indicato, invece, per quelle persone che sentono di voler sviluppare maggiormente delle capacità cruciali per il proprio ruolo professionale (ad es.: leadership, comunicazione assertiva, conduzione di team.)

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I PUNTI CHE ANDREMO A SVILUPPARE:

FOOD & BEVERAGE BUDGET-ANALISI & CONTROLLO COSTI/RICAVI
Reparti & organizzazione
1.1. La gestione manageriale della cucina
1.2. Al bar fra prodotti di qualità e attenzioni all’ospite
1.3. Il catering in ville, castelli e in location particolari
1.4. La caffetteria e il servizio breakfast
1.5. Il room-service: Puntualità, Discrezione, Cortesia
1.6. L’economato e la politica degli acquisti
1.7. Regole Manageriali in Sala Ristorante – Vendita & psicologia in sala ristorante

Gestione & controllo
1.8. Sviluppo Schede Beverage-cost
1.9. Sviluppo Schede Food cost
1.10. Costi & Sprechi
1.11. Grammature-Pesi-Scarti-Perdite
1.12. Costi del personale
1.13. Organizzazione e Redditività
1.14. Banchettistica calcolo Food cost & Ordini di Servizio – Inventario e statistica

Budget proiezioni e verifiche dei costi e ricavi:
1.15. Budget del Dipartimento Food & Beverage
1.16. Indici di occupazione e Punto di pareggio della gestione:
Bar – Catering Sala ristorante
1.17. Banchettistica
1.18. Breakfast Cucina ( Annuale – mensile ) Rooms Service – Percentuali e Calcolo

Marketing
1.19. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.20. Il prezzo dei servizi ristorativi e l’ottimizzazione dei ricavi
1.21. Suddivisione Tariffe e ricavi dipartimento F.&B.-Rooms-Division

Leggi – diritti – doveri del ristoratore
1.22. Fatturazione – Caparra – Acconto

Risorse umane & staff
1.23. Motivazione
1.24. Sensibilizzazione
1.25. Responsabilizzazione
1.26. Organigrammi e Analisi
1.27. Compilazione di manuali di procedure per i reparti ristorativi
1.28. Manuale procedure Cucina & H.A.C.C.P.
1.29. Manuale procedure Sala
1.30. Menu Programmazione Mensile
1.31. Modulo produzione F.&.B

Strutturali & tecnici
1.32. Progettazione Cucina
1.33. Sala
1.34. Bar e spazi necessari – ergonomia .
1.35. Calcolo metrature necessarie alla Banchettistica
1.36. Fascicoli Tecnica Culinaria,Organizzazione,Logistica

Comunicazione
1.37. Il colloquio di selezione
1.38. L’inserimento dei neoassunti
1.39. Correggere gli errori (il colloquio motivazionale)
1.40. La gestione ottimale delle riunioni

HÔTEL & MARKETING
BUDGET-ANALISI & CONTROLLO COSTI
I reparti
1.41. Il reparto di ricevimento quale punto di vendita e di controllo sulle operazioni di tutto l’albergo
1.42. La portineria con l’ospite al centro di tutto – La cassa: precisione, puntualità, cortesia
1.43. Il reparto piani quale vera anima dell’ospitality business

Il centro congressi
1.44. Consente di raggiungere un target diverso
1.45. La vocazione della località
1.46. Le peculiarità del cliente congressuale

Marketing
1.47. Importanza della vendita per l’azienda alberghiera
1.48. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.49. La politica tariffaria e lo yield management
1.50. Marketing plan & Media plan
1.51. La vendita interna ed esterna
1.52. La tecnica del cross selling, l’upselling, l’upgrading
1.53. Metodi di fidelizzazione della clientela Gli indici di concorrenza marketing-geomarketing.
1.54. Fair share
1.55. Market share
1.56. Market segment share
1.57. Indice di concorrenza
1.58. Penetration factor

Agenzie di viaggio & contrattualistica
1.59. Allotment, release, opzioni
1.60. Cancellation policies
1.61. Garanzie
1.62. Penalty charges
1.63. Le differenti tariffe applicabili

Gestione & controllo
1.64. Previsione REV.PAR – Rooms available -Max occ.rooms mese – Rooms occupied – Occupancy Rate – Rooms available per day – Net revenue
1.65. Indici occupazione
1.66. Indice occupazione rooms
1.67. Max occupazione mese rooms
1.68. Indice occupazione presenze
1.69. A.r.r. (average room rate) media vendita rooms
1.70. A.d.r.: average daily rate ricavo medio a camera giornaliero
1.71. A.m.r.: average monthly rate
1.72. Ricavo media room
1.73. Ricavo media presenza
1.74. Revpar rooms
1.75. Revpar presenze
1.76. Potential revenue
1.77. Coefficiente revenue room
1.78. Coefficiente revenue presenza
1.79. Spread
1.80. Programmazione Organizzazione,Controllo
1.81. Revisione delle previsioni, delle programmazioni, dell’organizzazione

Leggi, diritti e doveri dell’albergatore
1.82. Dalle incombenze di Pubblica Sicurezza al contratto d’albergo
1.83. Dalla responsabilità nei confronti del cliente alle regole di recupero dei pagamenti

Risorse umane & staff
1.84. Motivazione – Sensibilizzazione – Responsabilizzazione –
1.85. Motivazione del gruppo di lavoro e Team Building
1.86. Test e valutazioni psico-attitudinali Compilazione di mansionari per capo ricevimento, primo portiere,cassiere capo, governante, guardarobiera, responsabile centro congressi.

Comunicazione
1.87. La formazione come risorsa manageriale
1.88. Il concetto di formazione permanente “on-the-job”
1.89. Il ruolo integrato di capi servizio e manager
1.90. La comunicazione come strumento di lavoro
1.91. Linguaggio del corpo
1.92. Padroneggiare la comunicazione “totale”
1.93. La comunicazione scritta
1.94. La scelta dei collaboratori e la selezione efficace

Management: sviluppo strategie pianificazione
1.95. Start-up
1.96. Venture capital
1.97. Branding
1.98. L’outsourcing
1.99. Cross-border
1.100. Gestione dei Processi

RISORSE UMANE

1.101. Coach organizzare se stesso e ottimizzare il proprio tempo

1.102. Comunicare in pubblico tecniche

1.103. Benchmarking.Brainstorming.Breakthrough

1.104. Budget labour-cost-Redditività & collaboratori

1.105. Regole MNG Comunicazioni Competenze

1.106. Autostima

1.107. Rapporti di lavoro:

1.108. Subordinato: a tempo determinato, a tempo parziale, intermittente, di apprendistato, a domicilio, in telelavoro

1.109. Lavoro autonomo: contratti d’opera, collaborazioni coordinate e continuative a progetto e non, associazione in partecipazione, di lavoro occasionale accessorio

1.110. In outsourcing: somministrazione, appalto e distacco

1.111. Firma, Grafologia e Analisi

1.112. Organigramma & Analisi

1.113. Contratti & scritture private

1.114. Normativa e provvedimenti disciplinari

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CIPAS™   STRESA
Manager Advanced

MASTER PERSONALIZZATI

Appuntamenti 30 giornate
I giorni settimanali del Master saranno decisi unanimemente in relazione delle esigenze personali

Orario lezione 09:00-13:00 14:00-18:00

Sede  Camera commercio Baveno o Milano

Prezzo Euro 4.600 + I.V.A. 21 %
Attestato Rilascio di attestato

E-mail: cipas@cipas.info
Sito internet http://www.cipas.info
Info-line +39 333 4673402
Fax 1782265350

MASTER FOOD & BEVERAGE FOOD COST by giancarlopastore

CIPAS TM  www.cipas.info

CIPAS™ nata nel 1991 è la società leader nella formazione di quadri per il settore alberghiero a carattere internazionale. La pratica e lo studio ha creato negli anni metodologia formativa di altissima eccellenza raggiungendo traguardi di primissimo ordine. La formazione si avvale di procedure appositamente studiate atte prima di ogni altra cosa alla crescita personale dell’individuo e in seguito alle tecniche di apprendimento personalizzate.

Leggi cosa dicono di noi……

SEDI MASTER:

  • CAMERA DI COMMERCIO BAVENO/STRESA
  • HOTEL WINDSOR MILANO


Il Master F&B si svolge in 15 giornate seguendo un calendario personalizzato concordato insieme agli allievi.

Elenchiamo le tematiche che svilupperemo al MASTER

Reparti & organizzazione

La gestione manageriale della cucina   Al bar fra prodotti di qualità ed attenzioni all’ospite

Il catering in ville, castelli ed in location particolari
La caffetteria ed il servizio breakfast
Il Room-service: puntualità, discrezione, cortesia

L’economato e la politica degli acquisti
Regole Manageriali in Sala Ristorante
Vendita & psicologia in sala ristorante
Ristorazione Kashèr
Compilazione di manuali di procedure per i reparti ristorativi:
Manuale procedure Cucina & H.A.C.C.P.
Manuale procedure Sala
Manuale di procedure Cucina
Manuale di procedure Bar
Manuale di procedure Rooms service
Manuale di procedure banchettistica
Manuale di procedure Sommelier

Gestione & controllo

Sviluppo Schede Beverage-cost
Sviluppo Schede Food cost
Costi & Sprechi
Grammature-Pesi-Scarti-Perdite
Costi del personale
Organizzazione e Redditività
Banchettistica
Calcolo Food cost & Ordini di Servizio
Inventario e statistica
Modulo produzione F.&.B
Menu Programmazione Mensile
Budget proiezioni e verifiche dei costi e ricavi:
Budget dell’intero Dipartimento Food & Beverage
Budget e studio degli indici di occupazione e Punto di pareggio della gestione:
American bar
Catering
Sala ristorante
Cucina

Rooms Service
Budget Banchettistica – Budget Breakfast Cucina – Proiezioni ( Annuale & mensile )  Rooms Service

 Percentuali e Scontistica
RevPash
Budget annuale dell’intero Dipartimento Ristorazione
Analisi fornitori acquisti
Analisi di Magazzino e inventari
ROE (Return On Equity)
ROI (Return On Investment)
ROA (Return On Assets)
EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) anche conosciuto in italiano come M.O.L. Margine Operativo Lordo
EBIT (Earnings Before Interest and Taxes) o Utile Operativo.ROE

RevPash-Potential-Spread   Scala di York
Piano dei conti esempio – Diritto commerciale –  economia alberghiera   Indici e percentuali/Indicatori di redditività/Scontistica
Introduzione al Budget F.& B.
% Payroll ( F&B Revenue )
Productivity  ( Rev per empl  )
Average revenue cover
Food Revenue   Avg.Spend FD / cover
Bvg.Spend BV / cover

Leggi, diritti, doveri del ristoratore
Fatturazione – Caparra – Acconto

Risorse umane & staff
Responsabilizzazione
Organigrammi e Analisi
Motivazione – Sensibilizzazione Responsabilizzazione
Normativa e provvedimenti disciplinari
Motivazione del gruppo di lavoro e Team Building
Test e valutazioni psico – attitudinali

Strutturali & tecnici
Progettazione Cucina
Progettazione Sala
Bar e spazi necessari – Ergonomia
Calcolo metrature necessarie alla Banchettistica
Fascicoli Tecnica Culinaria, Organizzazione & logistica

Marketing
La vendita interna ed esterna
Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
Il prezzo dei servizi ristorativi e l’ottimizzazione dei ricavi
Fair share
Market share
Market segment share
Indice di concorrenza
Penetration factor

Comunicazione
La formazione come risorsa manageriale
Il concetto di formazione permanente ” on-the-job ”
Il ruolo integrato di capi servizio e manager
La comunicazione come strumento di lavoro
Linguaggio del corpo
Padroneggiare la comunicazione ” totale ”
La comunicazione scritta
Il colloquio di selezione
L’inserimento dei neoassunti e moduli
Correggere gli errori (il colloquio motivazionale)
La gestione ottimale delle riunioni   La scelta dei collaboratori e la selezione efficace

infoline  + 39 333 4673402         cipas@cipas.info

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MFB Master of Management in Food & Beverage

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Food cost, training, master in revenue and food and beverage, con momenti formativi personalizzati in relazione alle proprie esigenze sia di tempo sia di aggiornamenti professionali. Ottimo strumento per imprenditori e manager. Sviluppiamo insieme budget, studi di fattibilità e organizzazione.

Ogni Master accetta al massino 6 allievi.

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INFOLINE + 39 333 4673402

cipas@cipas.info

MASTER FOOD & BEVERAGE CONTROLLO DI GESTIONE 15 GIORNATE

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Non potendo rimanere indifferenti all’avvento di una nuova era nel settore ristorativo, oggi più che mai, nasce l’esigenza di creare vantaggi competitivi, attraverso una nuova concezione del rapporto con il cliente e la professionalità con cui gestirlo. E’ necessario tener presente che, in questa nuova ottica, l’importanza della qualità del servizio erogato è di gran lunga superiore a quella del prodotto venduto, anche se molto più difficile da raggiungere. Per fornire un servizio adeguato, occorre aver ben presente il significato stesso del termine che, a differenza del “ servire ” e quindi trovarsi in una posizione di inferiorità e sudditanza rispetto ad un altro individuo, ci pone in modo professionale come chi può offrire una soluzione, ad un problema o bisogno di cui il cliente necessiti. Sarà compito del management far si che tutti i collaboratori opereranno in tal senso senza sentirsi servitori ma, al contrario, professionalmente gratificati. Fornire un servizio significa essere utili agli altri nel modo più appropriato creando una situazione di benessere per chi lo offre e per chi lo riceve e che, quest’ultimo, se pienamente soddisfatto sarà portato a ritornare e moltiplicarsi. Viviamo in un periodo di rapido e totale cambiamento, dove il settore industriale con le sue continue innovazioni tecnologiche richiederà sempre meno mano d’opera mentre, quello dei servizi creerà nuove ed innumerevoli possibilità di occupazione. Lo sviluppo di un Ristorante è quindi il frutto di un duro e costante lavoro incentivato da nuove inventive, accorgimenti ed intuizioni che ne rendono possibile l’avanzamento. La qualità del servizio è determinata dalla capacità che lo stesso ha di soddisfare le aspettative dell’Ospite. La valutazione che il cliente sarà portato a trarre dal servizio dipenderà in modo inequivocabile, dalle sue esperienze & abitudini, dal grado di soddisfazione che otterrà rispetto alle proprie aspettative, ovviamente tanto più saranno elevate tanto più la valutazione risulterà positiva. Naturalmente le aspettative dell’Ospite sono fortemente influenzate dall’immagine esteriore del Ristorante ( il servizio che si aspetterà di ricevere in un Fast-food sarà decisamente diverso da quello di un grande ristorante). E’ essenziale quindi ricordarsi che le richieste non soddisfatte causano insoddisfazione, valutazione negativa, conducono alla determinazione del “ Cattivo servizio ” e del conseguente decadimento del star bene in quel Ristorante.

SCARICA IL MODULO ISCRIZIONE AL MASTER

Elenco tematiche che tratteremo al Master food & beverage controllo di gestione 15 giornate

Reparti & organizzazione

1.1. La gestione manageriale della cucina

1.2. Al bar fra prodotti di qualità ed attenzioni all’ospite

1.3. Il catering in ville, castelli ed in location particolari

1.4. La caffetteria ed il servizio breakfast

1.5. Il Room-service: puntualità, discrezione, cortesia

1.6. L’economato e la politica degli acquisti

1.7. Regole Manageriali in Sala Ristorante

1.8. Vendita & psicologia in sala ristorante

1.9. Ristorazione Kashèr

1.10. Compilazione di manuali di procedure per i reparti ristorativi:

  • Manuale procedure Cucina & H.A.C.C.P.
  • Manuale procedure Sala
  • Manuale di procedure Cucina
  • Manuale di procedure Bar
  • Manuale di procedure Rooms service
  • Manuale di procedure Banchettistica
  • Manuale di procedure Sommelier
  • Gestione & controllo

1.11. Sviluppo Schede Beverage-cost

1.12. Sviluppo Schede Food cost

1.13. Costi & Sprechi

1.14. Grammature-Pesi-Scarti-Perdite

1.15. Costi del personale

1.16. Organizzazione e Redditività

1.17. Banchettistica

1.18. Calcolo Food cost & Ordini di Servizio

1.19. Inventario e statistica

1.20. Modulo produzione F.&.B

1.21. Menu Programmazione Mensile Budget proiezioni e verifiche dei costi e ricavi:

1.22. Budget dell’intero Dipartimento Food & Beverage

1.23. Budget e studio degli indici di occupazione e Punto di pareggio della gestione:

  • American bar
  • Catering
  • Sala ristorante
  • Cucina
  • Rooms Service

1.24. Budget Banchettistica

1.25. Budget Breakfast Cucina

1.26. Proiezioni ( Annuale & mensile )

1.27. Rooms Service
1.28. Percentuali e Scontistica
1.29. RevPash
1.30. Budget annuale dell’intero Dipartimento Ristorazione
1.31. Analisi fornitori acquisti
1.32. Analisi di Magazzino e inventari
1.33. ROE (Return On Equity)
1.34. ROI (Return On Investment)
1.35. ROA (Return On Assets)
1.36. EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) anche conosciuto in italiano come M.O.L. Margine Operativo Lordo
1.37. EBIT (Earnings Before Interest and Taxes) o Utile Operativo.ROE (Return On Equity)
1.1. RevPash-Potential-Spread
1.2. Scala di York
1.3. Piano dei conti esempio – Diritto commerciale – economia aziendale
1.4. Indici e percentuali/Indicatori di redditività/Scontistica
1.5. Introduzione al Budget F.& B.
1.6. % Payroll (F&B Revenue)
1.7. Productivity (Rev per empl)
1.8. Average revenue cover
1.9. Food Revenue
1.10. Avg.Spend FD / cover
1.11. Bvg.Spend BV / cover

Leggi, diritti, doveri del ristoratore

1.12. Fatturazione – Caparra – Acconto

Risorse umane & staff

1.13. Responsabilizzazione
1.14. Organigrammi e Analisi
1.15. Motivazione – Sensibilizzazione Responsabilizzazione
1.16. Normativa e provvedimenti disciplinari
1.17. Motivazione del gruppo di lavoro e Team Building
1.18. Test e valutazioni psico-attitudinali

Strutturali & tecnici

1.19. Progettazione Cucina
1.20. Progettazione Sala
1.21. Bar e spazi necessari – ergonomia
1.22. Calcolo metrature necessarie alla Banchettistica
1.23. Fascicoli Tecnica Culinaria, Organizzazione & logistica

Marketing

1.24. La vendita interna ed esterna
1.25. Dalle ricerche di mercato alle azioni commerciali
1.26. Il prezzo dei servizi ristorativi e l’ottimizzazione dei ricavi
1.27. Fair share
1.28. Market share
1.29. Market segment share
1.30. Indice di concorrenza
1.31. Penetration factor

Comunicazione

1.32. La formazione come risorsa manageriale
1.33. Il concetto di formazione permanente “on-the-job”
1.34. Il ruolo integrato di capi servizio e manager
1.35. La comunicazione come strumento di lavoro
1.36. Linguaggio del corpo
1.37. Padroneggiare la comunicazione “totale”
1.38. La comunicazione scritta
1.39. Il colloquio di selezione
1.40. L’inserimento dei neoassunti e moduli
1.41. Correggere gli errori (il colloquio motivazionale)
1.42. La gestione ottimale delle riunioni
1.43. La scelta dei collaboratori e la selezione efficace

FOOD BEVERAGE MANAGER EXECUTIVE CHEF CHEF CUCINA CAPO PARTITA SAUCIER ENTREMETIER ROTISSEUR GARDEMANGER

CIPAS™ ORGANIZZA TRAINING PER FORMARE/AGGIORNARE

Cipas™ organizza Training per formare/aggiornare

  • FOOD AND BEVERAGE MANAGER
  • EXECUTIVE CHEF
  • CHEF DI CUCINA
  • CAPI PARTITA SAUCIER-ENTREMETIER-GARDE MANGER-ROTISSEUR
  • COMMIS DI CUCINA

SEDE CORSI TRAINING MASTER

  • CAMERA DI COMMERCIO BAVENO/STRESA VCO
  • HOTEL WINDSOR MILANO
  • PERSONALIZZATI NELLA VOSTRA AZIENDA
INFO LINE + 39 333 4673402    WWW.CIPAS.INFO     cipas@cipas.info

FOOD & BEVERAGE  TRAINING  3 GIORNI FULL IMMERSION

Il training si sviluppa per tre giornate fornendo tutto quello che può servire a un Food&Beverage manager per controllare e gestire in maniera ottimale il dipartimento ristorazione.

Contenuti:

  •        Sistema di Controllo e Sviluppo
  •        Food-cost – RevPash
  •        Introduzione al Budget F. & B.
  •        Proiezione budget Centri di costo e Responsabilità
  •        Scarti & perdite di peso
  •        Redditività cucina & percentuali
  •        Flussi e comunicazioni interne
  •        Regole Manageriali
  •        Determinazione costi e prezzi di vendita MENU
  •        La vendita e psicologia in sala ristorante
  •        La Banchettistica
  •        Breakfast
  •        Manuali di procedure e schede analisi:
  •        Cucina-Sala-Ristorante-Breakfast-Banchettistica
  •        Comunicazione: Rapporti con clienti e subalterni
  •        Web Restaurant

FOOD & BEVERAGE MANAGEMENT  TRAINING 3 GIORNI FULL IMMERSION

 

Tutta la gestione passata al setaccio con valutazione e ottimizzazione.

  • Budget proiezioni e controllo di gestione:
  •  Ristorante
  •  Cucina
  •  Breakfast
  •  Bar
  •  Banchettistica
  •  Catering
  •  Sommelier
  •  Rooms Service
  • Mappatura strutturale aree e coefficienti
  • Indici – Percentuali – Scontistica – Rev/pash
  • Scala di York e ottimizzazione
  • Banchettistica Proiezione pax_spazio
  • M.O.L. – ANALYTICS – QUERY – REPORTING
  • Cash flow Gestione Ordinaria (R.G.O.)
  • Redditività Capitale da Remunerare (ROI)
  • Redditività sulle attività (R.O.A.)
  • Redditività capitale netto (R.O.E.)
  • Incidenza della Gestione Extra-Caratteristica
  • Redditività delle Vendite (R.O.S.)
  • Costi & sprechi Scarti Pesi in Cucina
  • Controllo magazzini e verifica costi gestionali e redditività – lay out flussi & procedure
  • Food cost-Beverage cost – Schede Food cost
  • Schede Beverage cost intero dipartimento F.& B.
  • Menu Programmazione Mensile
  • Analisi noleggio biancheria
  • Ristorazione Kashèr

SCARICA IL MODULO ISCRIZIONE

PROFILO PROFESSIONALE CHEF DI CUCINA

Lo chef di cucina è il personaggio gerarchicamente posto al vertice della brigata. La sua principale funzione è quella di organizzare la brigata e il funzionamento dell’intera cucina. Un bravo chef deve avere una capacità manuale elevata, deve essere in grado di relazionarsi con i suoi collaboratori e con il pubblico. Si occupa di stabilire il prezzo del menu, anche in relazione a occasioni particolari (banchetti, ricevimenti ecc.).Deve avere buone conoscenze sui principi della nutrizione e del gusto per preparare i piatti nel modo più equilibrato. Lo chef ha essenzialmente funzioni di coordinamento e di controllo, può quindi affidare ad alcuni addetti le mansioni specifiche che in ogni caso lo possono vedere direttamente coinvolto.

 

PRE REQUISITI DELLO CHEF DI CUCINA

Conoscenze

  • Cultura generale (per comprendere e interpretare i continui cambiamenti del mondo del lavoro)
  • Igieniche e nutrizionali (persone, ambienti, cibi)
  • Tecnologiche (computer, attrezzature)
  • Organizzative (gestione degli acquisti, menu, magazzino, capire e migliorare la struttura)
  • Gestionali (principi generali di amministrazione)
  • Legislative (normativa vigente in campo ristorativo)


Abilità e Caratteristiche

  • Manualità e creatività
  • Polifunzionalità, duttilità
  • Sapersi relazionare
  • Capacità di riflettere
  • Ambizione e Umiltà
  • Serietà (puntualità, precisione,ordine sul lavoro)
  • Passione per la professione (costante aggiornamento ed esercizio)
  • Volontà, perseveranza e spirito di sacrificio;oggettività, disponibilità, signorilità
  • Empatia

 

LE MANSIONI DELLO CHEF DI CUCINA

 Area relazioni interne ed esterne

  • Realizza le disposizioni dei suoi superiori
  • Coordina il lavoro della cucina con quello della sala
  • Verifica che le merci siano corrispondenti alle richieste
  • Tiene i collegamenti con il reparto sala
  • Coordina e supervisiona il lavoro del personale di cucina
  • Decide il menu in collaborazione con il food and beverage manager e con il maitre
  • Relazione con i fornitori per l’approvvigionamento delle materie prime
  • Segue gli stagisti e gli apprendisti

Area della gestione

  • Gestisce le merci controllando la documentazione delle merci in entrata e in uscita;
  • Verifica la vendita dei piatti sulla base delle materie prime utilizzate;
  • Lavora a preventivo (budget)

Area cucina

Nel reparto conservazione

  • Controlla la qualità e la quantità delle merci;
  • Controlla i documenti di trasporto e organizza la corretta distribuzione delle merci nelle celle e nei magazzini;
  • Decide quali sono i prodotti da utilizzare;
  • Tiene sotto controllo la scorta minima di magazzino e il livello di riordino.

Nel reparto di preparazione

  • Impartisce disposizioni ai capi partita e gli ordini giornalieri;
  • Verifica lo stato degli ingredienti prima dell’utilizzo e la loro deperibilità;
  • Assegna le materie prime per la realizzazione del menu ai vari reparti;
  • Esegue o imposta il lavoro di preparazione di carne, pesce e verdura;
  • Controlla in fase di preparazione l’operato dei suoi collaboratori, dando consigli o disposizioni per il futuro;
  • Fa rispettare gli obblighi di autocontrollo e di normale prassi igienica

Nel reparto di cottura

  • Verifica il menu del giorno;
  • Illustra le mansioni quotidiane al personale di cucina in base al menu;
  • Verifica la mise en place (le attrezzature, gli utensili e gli ingredienti);
  • Determina la tempistica delle cotture;
  • Collabora con i capi partita per le cotture;
  • Verifica e assaggia le preparazioni (semilavorati e piatti finiti) completandole

Nel reparto di allestimento

  • Controlla che il lavoro sia stato eseguito al meglio.
  • Sceglie il tipo di servizio in base alla portata (in accordo con il maitre);
  • Pensa e monta le guarnizioni per il piatto singolo o di portata;
  • Coordina il traffico di comande in entrata e i piatti in uscita;
  • Organizza i buffet;
  • Controlla che, a fine servizio, i prodotti siano correttamente ristretti, reintegrati, ritirati e sigillati.
  • Assegna le materie prime per la realizzazione del menu ai vari reparti;
  • Esegue o imposta il lavoro di preparazione di carne, pesce e verdura;
  • Controlla in fase di preparazione l’operato dei suoi collaboratori, dando consigli o disposizioni per il futuro;
  • Fa rispettare gli obblighi di autocontrollo e di normale prassi igienica

Nel reparto di allestimento

  • Controlla che il lavoro sia stato eseguito al meglio.
  • Sceglie il tipo di servizio in base alla portata (in accordo con il maitre);
  • Pensa e monta le guarnizioni per il piatto singolo o di portata;
  • Coordina il traffico di comande in entrata e i piatti in uscita;
  • Organizza i buffet;
  • Controlla che, a fine servizio, i prodotti siano correttamente ristretti, reintegrati, ritirati e

DIRETTORE D’ALBERGO CORSI TRAINING MASTER by giancarlopastore

L’aggiornamento sistematico e la perseveranza apportano maggior competenza e capacità gestionale.

CIPAS™  http://www.cipas.info organizza costantemente in tutti i mesi dell’anno percorsi formativi di gruppi con un massimo 8/otto allievi o personalizzati  personal coaching di alto contenuto tecnico sia a Milano che a Stresa o direttamente presso le vostre strutture.

CIPAS™ nata nel 1991 è la società leader nella formazione di quadri per il settore alberghiero a carattere internazionale.

La pratica e lo studio ha creato negli anni metodologia formativa di altissima eccellenza raggiungendo traguardi di primissimo ordine.

La formazione si avvale di procedure appositamente studiate atte prima di ogni altra cosa alla crescita personale dell’individuo e in seguito alle tecniche di apprendimento personalizzate.

Tutti i nostri budget, tecniche di vendita, analysis, hanno come linea conduttrice la qualità rivolta al nostro ospite.

Gli allievi che hanno frequentato negli anni sia i training di tre giornate, sia i Master sono la testimonianza dell’impegno e della perseveranza vincente che CIPAS™ ha scelto come regola vitale della propria attività.

Il materiale umano non può essere in nessun caso e mai manipolato o indottrinato da bislacche teorie rivolte esclusivamente al business.

Poche righe per consolidare un dato di crescita esponenziale e di prosperoso futuro.

Leggi cosa dicono di noi i nostri allievi

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TRAINING DI TRE GIORNATE

TRAINING FOOD & BEVERAGE
Il training si sviluppa per tre giornate fornendo tutto quello che può servire a un Food&Beverage Manager per controllare e gestire in maniera ottimale il dipartimento ristorazione.

TRAINING FOOD & BEVERAGE MANAGEMENT
Tutta la gestione passata al setaccio con valutazione e ottimizzazione.


TRAINING ROOMS DIVISION
Dipartimento appartamento, manuali per settore, Budget, indici e analisi.


TRAINING HOTEL MANAGEMENT
Gestione e controllo, Budget, Forecast e ottimizzazione, indici di valutazione e analisi dei costi e ricavi.


TRAINING ORGANIZZAZIONE & STAFF
Fai ogni cosa con così tanto amore nel cuore che non vorresti farla mai in nessun altro modo  Yogi Desai


TRAINING COACH LEADERSHIP III livello 
Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto,allora devi fare qualcosa che non hai mai fatto. Regalati la tua ricchezza AUTOSTIMA. Sviluppare la propria acuità sensoriale Il concetto di acuità sensoriale è fondamentale. Anche gli antichi lo riconoscevano e la sua importanza è riconosciuta anche dalle moderne neuroscienze. Poiché il 93% della comunicazione è non verbale, è importante poter valutare in ogni istante l’impatto che produciamo sul nostro interlocutore e poter così comprendere meglio certi aspetti chiave del suo comportamento non verbale. Imparare a capire che cosa è il tempo. Tre giorni intensi per un’intensa esperienza.

TRAINING MARKETING HÔTEL & CENTRO CONGRESSI
Mercato, fidelizzazione, business plan, commercializzazione, piano media, sviluppo e acquisizione presenze hotel e ristorante.


TRAINING per motivarsi alla LEADERSHIP
Utilizziamo le nuove e antiche tecniche di studio sulla base della programmazione neurolinguistica avanzata, alla fisica quantistica per sviluppare in pochi giorni il talento che nascondi. Solo la tua “camera segreta” ti rafforza nella conoscenza e nella tua crescita personale. Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto,allora devi fare qualcosa che non hai mai fatto. Regalati la tua ricchezza, cioè l’AUTOSTIMA.

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MASTER


MASTER FOOD & BEVERAGE CONTROLLO GESTIONE 15 GIORNATE 

Non potendo rimanere indifferenti all’avvento di una nuova era nel settore ristorativo, oggi più che mai, nasce l’esigenza di creare vantaggi competitivi, attraverso una nuova concezione del rapporto con il cliente e la professionalità con cui gestirlo. E’ necessario tener presente che, in questa nuova ottica, l’importanza della qualità del servizio erogato è di gran lunga superiore a quella del prodotto venduto, anche se molto più difficile da raggiungere. Per fornire un servizio adeguato, occorre aver ben presente il significato stesso del termine che, a differenza del “ servire ” e quindi trovarsi in una posizione di inferiorità e sudditanza rispetto ad un altro individuo, ci pone in modo professionale come chi può offrire una soluzione, ad un problema o bisogno di cui il cliente necessiti. Sarà compito del management far si che tutti i collaboratori opereranno in tal senso senza sentirsi servitori ma, al contrario, professionalmente gratificati. Fornire un servizio significa essere utili agli altri nel modo più appropriato creando una situazione di benessere per chi lo offre e per chi lo riceve e che, quest’ultimo, se pienamente soddisfatto sarà portato a ritornare e moltiplicarsi. Viviamo in un periodo di rapido e totale cambiamento, dove il settore industriale con le sue continue innovazioni tecnologiche richiederà sempre meno mano d’opera mentre, quello dei servizi creerà nuove ed innumerevoli possibilità di occupazione. Lo sviluppo di un Ristorante è quindi il frutto di un duro e costante lavoro incentivato da nuove inventive, accorgimenti ed intuizioni che ne rendono possibile l’avanzamento. La qualità del servizio è determinata dalla capacità che lo stesso ha di soddisfare le aspettative dell’Ospite. La valutazione che il cliente sarà portato a trarre dal servizio dipenderà in modo inequivocabile, dalle sue esperienze & abitudini, dal grado di soddisfazione che otterrà rispetto alle proprie aspettative, ovviamente tanto più saranno elevate tanto più la valutazione risulterà positiva. Naturalmente le aspettative dell’Ospite sono fortemente influenzate dall’immagine esteriore del Ristorante ( il servizio che si aspetterà di ricevere in un Fast-food sarà decisamente diverso da quello di un grande ristorante). E’ essenziale quindi ricordarsi che le richieste non soddisfatte causano insoddisfazione, valutazione negativa, conducono alla determinazione del “ Cattivo servizio ” e del conseguente decadimento del star bene in quel Ristorante.
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MASTER HÔTEL & MARKETING MANAGER 15 GIORNATE 

Il piano di marketing è un documento scritto, solitamente a cadenza annuale, che sintetiz-za in quale modo l’albergo intende raggiungere gli obiettivi: in altri termini è un pro-cesso commerciale che comprende quanto attiene a; studi e ricerche di mercato, programmazione aziendale, determinazione dei prezzi, promozione e pubblicità, esecuzione delle vendite, pubbliche relazioni. La forma scritta è molto importante perché ci permette una più facile e rapida condivisione del piano a livello organizzativo. Inoltre, fornisce una sorta di memoria storica delle strategie di un prodotto. La sua pianificazione avviene con largo anticipo rispetto alla realizzazione (il piano di marketing per il 2013 sarà redatto nel 2012 ad esempio). L’elaborazione di un piano di marketing prevede i seguenti passaggi;Individuazione del segmento di mercato/Raccolta delle informazioni/Analisi della domanda/Obiettivi dell’offerta/Individuazione del marketing da utilizzare, Operatività/Risultati e controlli. Segmentare un mercato significa suddividere un mercato in singole unità (chiamati target), le quali sono poi uniti sulla base di variabili sociali ed economici detti “segmenti”. Abbiamo così quattro fasi per il processo di segmentazione;Suddivisione del mercato in individualità/Raggruppamenti dei target/Creazione di segmenti/Identificazione di segmenti di varia natura (potenziali, indiretti, corporate, leisure ad esempio) La divisione del mercato in segmenti avviene sia su un’analisi storica dei nostri clienti, sia utilizzando diverse tipologie di segmentazione; geografiche, socie demografiche, comportamentali per citarne alcuni esempi. E’ dalla richiesta di un cliente via e-mail, o fax che parte il nostro marketing. Oggi la clientela va alla ricerca di un costo sempre più basso. E’ un continuo adattamento della nostra impresa al mercato. Non dimentichiamo la concorrenza. Analizzare e confrontarsi con i principali concorrenti, e con le principali catene alberghiere, su prezzi, forza vendita, politiche commerciali adottate è molto importante. La conoscenza delle caratteristiche strutturali della concorrenza è fondamentale per valutare sia i punti forti sia i punti deboli dei concorrenti. I principali elementi considerati per lo studio sono:Numero degli alberghi concorrenti – Capacità ricettiva della concorrenza – Segmenti di mercato su cui opera – Quote potenziali di mercato – Quote reali di mercato – Gamma- standard dei servizi offerti – Prezzi praticati – Posizionamento di mercato. Ogni l’albergo dovrebbe conoscere, per esempio, chi sono i propri concorrenti. Dovrebbe utilizzare indici utili come: Fair Share, che mette in relazione le camere del nostro l’albergo con le dimensioni del mercato. Market share che riguarda la realtà delle camere vendute. Si mette in relazione le camere vendute dal nostro l’albergo, con quelle vendute nel mercato. Market segment share. Relazione tra camere vendute dall’albergo a quel segmento di mercato, e camere totali vendute a quel segmento di mercato. Indice di concorrenza. Relazione tra camere vendute in un anno a un segmento di mercato dalla nostra struttura, e il totale delle camere della nostra struttura (da notare che quest’ultimo è un dato fisso.) Penetration factor. Misura quanto siamo stati capaci di penetrare in un mercato sia generale sia definito. E’ molto utile poiché ci testimonia il rapporto della reale capacità di un albergo di penetrare un dato mercato, tenendo in considerazione le diverse capacità di ogni singolo l’albergo.
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MASTER HÔTEL & RESTAURANT REVENUE MANAGEMENT 30 GIORNATE

In ambito lavorativo sentiamo sempre più spesso parlare di counseling e di coaching: ma di cosa si tratta? Sono due metodologie di supporto e sviluppo della persona. Hanno tra loro diverse analogie, ma anche delle differenze. Proviamo a partire, innanzitutto, da alcune possibili definizioni. Il counseling è una professione d’aiuto che ha come scopo quello di aiutare la persona a fare
chiarezza e individuare nuove opzioni o possibilità per affrontare situazioni complesse, di crescita, di cambiamento. Il coaching è una metodologia che aiuta a sviluppare e ottimizzare competenze e caratteristiche personali per mettere in atto una performance efficace e competitiva. Serve a liberare le potenzialità di una persona, perché riesca a portare al massimo il proprio rendimento, aiutandola ad apprendere piuttosto che impartendole insegnamenti. Sono entrambi prevalentemente svolti in una situazione one to one, dove un professionista segue un singolo cliente. Il counseling lavora sulle appresentazioni di un individuo, sul concetto di se stessi e di fronte ad una situazione problematica si focalizza sulle soluzioni; il coaching si focalizza prevalentemente su azioni e risultati. Sia il counseling sia il coaching parte dall’individuo e dalle sue risorse come base su cui costruire nuove modi per migliorare il presente; sono un valido supporto per migliorare la propria efficacia, la gestione del tempo, dello stress, e di tutti quei fattori che volti in chiave positiva possono aumentare il benessere dell’individuo. Applicato, nello specifico, al mondo del lavoro, il counseling può essere particolarmente utile per le persone che vivono momenti di ansia, insoddisfazione, stress o conflitti che si ripercuotono anche nella vita non lavorativa. Il coaching è particolarmente indicato, invece, per quelle persone che sentono di voler sviluppare maggiormente delle capacità cruciali per il proprio ruolo professionale (ad es.: leadership, comunicazione assertiva, conduzione di team.)
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WWW.CIPAS.INFO     cipas@cipas.info

Lentamente muore

chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco

e i puntini sulle “i”

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno

di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore

chi non capovolge il tavolo,

chi e’ infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza

per l’incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita

di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge, chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente

chi distrugge l’amor proprio,

chi non si lascia aiutare;

chi passa i giorni a lamentarsi

della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore

chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande

sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde

quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore

del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà

al raggiungimento

di una splendida felicità.

Pablo Neruda

COMPETENZE E BILANCIO by giancarlopastore

Cipas™ nei suoi Training & Master per il settore alberghiero/ristorativo dell’ospitalità crea dei percorsi formativi rivolti alla crescita e sensibilità per una maggior ottimizzazione della risorsa umana, operando per gruppi e compagnie alberghiere internazionali.

Con i suoi 18 collaboratori crea flussi e dinamiche all’insegna della miglior metodologia strategica e con tecniche forgiate su misura caso per caso, aggiungendo giorno per giorno un patrimonio invidiabile di esperienze e case history.

Il bilancio di competenze

E’ un documento che permette di raccontare se stessi sotto angolature diverse a secondo degli interlocutori e delle posizioni offerte

Il bilancio testa il cammino individuale realizzato, sollecitando eventuali ipotesi di scelte e/o cambiamenti professionali.

Lo sforzo che si deve compiere è semplicemente quello di ricordare tutte le esperienze secondo un criterio più oggettivo possibile, facendo mente locale e descrivendo nel dettaglio compiti, progetti e aree di responsabilità ricoperti.

Scopo principale è proprio quello di valorizzare le esperienze sociali e professionali di una persona; e secondariamente, ma non per questo meno importante a determinare ciò che si conosce e che si fare meglio.

Serve altresì a verificare e valutare se attitudini e competenze possono essere impiegate in un settore piuttosto che in un altro, utilizzando al meglio le proprie potenzialità.

La competenza

L’originale combinazione delle competenze acquisite dal soggetto nel corso della vita definisce il suo stile e la sua identità professionale

La competenza è oggetto di studio nelle discipline più diverse: da quelle pedagogiche, a quelle formative professionali e manageriali, allo studio e analisi delle carriere, nella gestione delle risorse umane nelle organizzazioni, nella psicologia ecc., e spesso esprime un concetto difficilmente catalogabile in una semplice definizione.

Essendo il risultato di una costante e continua crescita dell’individuo, risulta essere un requisito assolutamente dinamico e in nessun momento può propriamente dirsi raggiunto. Cresce infatti di continuo a contatto con le risorse della persona e con il contesto organizzativo nel quale si esercita.

Si hanno infatti, diversi approcci che considerano a volte la competenza come un insieme di attributi legati al posto di lavoro che identificano il lavoratore competente come chi si adatta alle richieste della posizione producendo azioni conformi alle mansioni e ai compiti previsti; altri invece la considerano come un presupposto legato alla persona, valorizzando l’aspetto soggettivo ossia quello che una persona sa o potrebbe fare in un certo contesto.

Certo è che la competenza risulta formata da un mix equilibrato di SAPERE, SAPER FARE e SAPER ESSERE che interagiscono tra di loro modellando una professionalità che aderisce alle diverse situazioni di lavoro.

Mentre il “sapere” è costituito dall’insieme delle informazioni e delle nozioni, sia di tipo generale che tecnico, possedute dall’individuo, e contribuiscono ad aumentare la probabilità di inserimento, reinserimento e fronteggia mento, il “saper fare” e il “come fare” evidenziano le capacità e le abilità tecnico- operative, costituite dai saperi e dalle tecniche orientate allo svolgimento di uno specifico compito, attività o ruolo, il “saper essere” è il complesso delle capacità e abilità comportamentali e attitudinali che preparano il soggetto a prestazioni efficaci, che caratterizzano e personalizzano la predisposizione individuale.

Nello specifico:

le competenze di BASE sono generali e comprendono linguaggi comuni come potrebbero essere lingue straniere, scrittura testuale, informatica, telematica, economia e diritto;

le competenze TECNICO-PROFESSIONALI, includono quelle che specificamente si riferiscono ai diversi campi professionali;

le competenze TRASVERSALI sono quelle che non sono collegate ad una determinata e specifica professione, ma attivano il massimo potenziale di specificità poiché riguardano tre macro aree: del diagnosticare (la situazione, il compito, il contesto, se stesso), del relazionarsi (comunicare, lavorare in gruppo, negoziare) e dell’affrontare (risolvere problemi, decidere, sviluppare soluzioni creative, potenziare l’autoapprendimento).

Dopo un’attenta riflessione, trascrivi su un foglio di carta quelle che sono le tue competenze di BASE, quelle TECNICO-PROFESSIONALI e infine quelle TRASVERSALI.

Conserva il foglio di carta compilato e periodicamente evidenzia accanto ciascuna voce di competenza le eventuali modifiche e cambiamenti che si sono verificati….

Ti servirà a capire e conoscere meglio i tuoi punti di forza e di debolezza nell’ambito delle tue competenze.

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COACH LEADERSHIP TRAINING by giancarlopastore

TRAINING COACH LEADERSHIP III livello 

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Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, allora devi fare qualcosa che non hai mai fatto. Regalati la tua ricchezza AUTOSTIMA.

Sviluppare la propria acuità sensoriale Il concetto di acuità sensoriale è fondamentale. Anche gli antichi lo riconoscevano e la sua importanza è riconosciuta anche dalle moderne neuroscienze.

Poiché il 93% della comunicazione è non verbale, è importante poter valutare in ogni istante l’impatto che produciamo sul nostro interlocutore e poter così comprendere meglio certi aspetti chiave del suo comportamento non verbale.

Imparare a capire che cosa è il tempo.

Tre giorni intensi per un’intensa esperienza.

SCARICA QUI IL MODULO ISCRIZIONE 

Contenuti:

  • Coach organizzare se stesso per ottimizzare il proprio tempo
  • Comunicare in pubblico tecniche
  • Saper comunicare
  • L’equilibrio tra il dare e l’avere
  • Competenze della relazione
  • Benchmarking Brainstorming Breakthrough
  • Carichi di Responsabilità e competenze
  • Il Linguaggio del corpo-atteggiamenti
  • Budget Labour-cost
  • Redditività & collaboratori
  • Manuali e compilazione
  • Comunicazione ai clienti e ai collaboratori
  • Redditività dei Collaboratori
  • Comunicazione attiva
  • Procedure
  • Counselling
  • Psicosomatica
  • Regole MNG
  • L’approccio orientato alla soluzione
  • Grado di comprensione
  • Comunicazioni
  • Enneagramma
  • Competenze
  • Saper comunicare
  • Competenze della relazione
  • Impariamo a comunicare
  • Parliamo uno alla volta
  • Parlare e comprendere che la comunicazione sia stata recepita e fatta propria
  • Motivare, sensibilizzare, responsabilizzare lo staff
  • La funzione della coscienza
  • Indice di comprensione
  • Indice di successo
  • Indice di sensibilità
  • Indice di sviluppo
  • Indice delle aspettative
  • Indice di collaborazione
  • L’esperienza del senso di colpa, dell’innocenza e del senso di appartenenza

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http://www.cipas.info/trainingcoachleadership.asp

giancarlopastore,giancarlopastore TRAINING COACH LEADERSHIP III livello

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HÔTEL MANAGEMENT TRAINING 3 DAYS FULL IMMERSION

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Gestione e controllo, Budget, Forecast e ottimizzazione, indici di valutazione e analisi dei costi e ricavi.

Fai ogni cosa con così tanto amore nel cuore che non vorresti farla mai in nessun altro modo        Yogi Desai

Contenuti:

  • Budget proiezioni e controllo di gestione:

Front office
Back office
Portineria
Rooms
Maintenance

  • Contabilità e flussi
  • Tempistica e erogazione ospitalità
  • RevPar–G.O.P./par–Indici occupazione-R.O.I.- R.O.E.
  • Coefficienti – Spread
  • Forecast – Reporting – Pareto
  • Controllo Costi noleggio biancheria & Set cortesia
  • Analisi e controllo costi per settori e redditività
  • Start-up – CROS-border Outsourcing Mission MNG T
  • Personal – cost e ottimizzazione – Contratti
  • Carichi di responsabilità e competenze
  • Mappatura strutturale
  • Case History e analisys
  • Business-Plan

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